Siria: secondo l’Unicef un bambino su tre è nato durante la guerra. Sono la metà dei rifugiati

A 5 anni dall’inizio del conflitto in Siria almeno 8,4 milioni di bambini sono colpiti dalla guerra: almeno 1 su 3 è nato durante la guerra (3,7 milioni), circa 7 milioni vivono in povertà e 1.500 bambini sono rimasti uccisi o mutilati durante il 2015. La metà dei rifugiati siriani sono bambini, oltre 15mila sono fuggiti da soli. Ci sono inoltre molti casi di reclutamento di bambini soldato, costretti a maneggiare armi e uccidere, il più giovane ha 7 anni. Sono i dati drammatici resi noti oggi in un nuovo rapporto dell’Unicef che fa il punto sulla situazione dei bambini in Siria e nei campi profughi, dove sono nati dall’inizio del 2011 oltre 306mila bambini. “I bambini stanno combattendo la guerra degli adulti – denuncia Peter Salama, direttore regionale dell’Unicef per il Nord Africa e il Medio Oriente -, stanno continuando a non frequentare le scuole e molti sono costretti a lavorare, mentre le ragazze si sposano molto giovani”. Secondo l’Unicef oltre 2,1 milioni di bambini in Siria e 700mila nei campi profughi allestiti nei Paesi limitrofi non frequentano le scuole. Per questo ha lanciato l’iniziativa “No lost generation” per l’istruzione di bambini e giovani, chiedendo alla comunità internazionale di “interrompere gli assedi e migliorare l’accesso umanitario in Siria” e “garantire 1,4 miliardi di dollari per il 2016”. L’Unicef ricorda di aver ricevuto solo il 6% dei fondi richiesti. In un video tutti i dati.