EffettoBibbia. Cambiare la storia: il libro di Ester. Spettacoli, musica e laboratori

È abbastanza lapalissiano, che qualsiasi percorso di apprendimento prenda le mosse da una situazione preliminare di ignoranza. Considerando la questione in tale prospettiva, cioè ottimisticamente, si può ritenere che per la conoscenza della Bibbia nel nostro Paese vi siano enormi margini di progresso: per esempio, qualche anno fa, non erano stati molti i giornalisti che avevano avuto da obiettare quando un notissimo uomo politico aveva citato la «folgorazione di san Pietro sulla via di Damasco»; e a coloro a cui piace vincere facile converrebbe scommettere sull’ipotesi che le visioni di Leonardo DiCaprio nel film Inception o di Suraj Sharma in Vita di Pi siano ben più familiari agli studenti liceali rispetto a quelle del profeta Ezechiele o di Mosè, in ginocchio di fronte al roveto ardente.

Si dà l’obiettivo di contrastare questo stato di cose e di contribuire a una conoscenza seria delle Scritture ebraiche e cristiane, liberandole da incrostazioni e pregiudizi di ogni tipo, la rassegna Effettobibbia, promossa a Bergamo e in provincia dal 2008 da un «Comitato per la cultura biblica» a cui aderiscono il Centro Culturale delle Grazie, il Centro Culturale Protestante, la Fondazione Serughetti-La Porta, il Museo Bernareggi, l’Ufficio per l’apostolato biblico della diocesi, le Acli e i Gruppi di lettura continua della Parola di Dio.
L’edizione di quest’anno andrà dal 2 al 30 aprile e avrà come titolo generale «Cambiare la storia: il Libro di Ester». Chi ha l’abitudine di sfogliare quel volume pure presente nell’85 per cento delle case italiane – sempre alla Bibbia ci riferiamo – sa delle particolarità di questo testo, classificato come «storico» ma pervaso da uno spirito quasi fiabesco, a partire dall’ambientazione «esotica» in Persia, a Susa, presso la corte di Achashverosh-Assuero (identificato spesso con Serse I). Scontento dell’atteggiamento poco remissivo della consorte Vasti, Assuero la ripudia e incarica poi i suoi funzionari di cercare un po’ ovunque delle «fanciulle vergini e di aspetto avvenente», da cooptare nell’harem regale; tra le prescelte è anche l’orfana ebrea Hadassah-Ester, che saprà però servirsi del suo appeal femminile per legare a sé il monarca e per sventare i piani di un perfido consigliere, Amàn, che progettava una «soluzione finale» contro i Giudei residenti nelle centoventisette province dell’impero.
Il racconto, leggibile da diverse angolature (anche in chiave «femminista», appunto per la capacità di Ester di farsi valere in un contesto che apparentemente non concede molte chance alle donne), è giunto a noi in due versioni, una in ebraico e una in greco; nella prima, tra l’altro, non viene mai menzionato il nome di Dio, anche se proprio questo silenzio – spiega il biblista monsignor Patrizio Rota Scalabrini – «induce il lettore a riflettere più a fondo sui modi misteriosi in cui la Provvidenza agisce nella storia umana, pur segnata da contrasti e violenze».

Come le scorse edizioni di Effettobibbia, anche questa comprenderà un’ampia serie di conferenze ed eventi artistici a ingresso gratuito (in certi casi, si richiede una prenotazione).
Ricordiamo qui di seguito alcuni di questi appuntamenti: nell’incontro inaugurale, sabato prossimo alle 11, un bellissimo «rotolo» del Libro di Ester di proprietà della Biblioteca Civica “Angelo Mai” verrà esposto nell’atrio scamozziano, insieme a pannelli con riproduzioni delle miniature del medesimo codice (interverranno la direttrice Maria Elisabetta Manca e Giulio Orazio Bravi). Nel pomeriggio, alle 17 e 30, nella Sala Tremaglia del Teatro Donizetti, il pastore valdese Eric Noffke affronterà il tema «Il gioco delle maschere: i due testi biblici di Ester».
Sabato 9 aprile alle 20 e 30, nel Cineteatro di Boccaleone, il Laboratorio teatrale di cittadinanza porterà in scena «Il processo di Shamgorod» di Elie Wiesel (introduzione di Sara Ferrari), mentre lo spettacolo «Io sono Ester» sarà rappresentato il 30 aprile alle 21, nel Cineteatro Qoelet di Redona, dal Gruppo Re-Donna, che riunisce attrici di diverse nazionalità, per la regia di Albino Bignamini (repliche il 6 maggio a Ponte San Pietro e il 13 a Romano di Lombardia).
Per quanto riguarda la musica, invece, domenica 10 alle 17 e 30, in Santa Maria Maggiore, si terrà un concerto di arie e cori di Händel e Lidarti eseguiti dall’Ensemble Salomone Rossi e dal Coro Antiche Armonie.
Destinati a diverse fasce d’età, «dai 5 ai 99 anni», sono infine i laboratori artistici «ScriptoriArt», a cura della responsabile dei servizi educativi della Gamec Giovanna Brambilla, che si svolgeranno in più luoghi di Bergamo sabato 16 e domenica 17 aprile. Per andare alla pagina web con il programma completo, cliccare qui.