«La preghiera è un cammino che aiuta a crescere. E pregare insieme è più stimolante»

La preghiera è l’incontro tra Dio e la persona. L’ascolto della Parola di Dio attraverso la meditazione e la contemplazione evangelica è la via maestra per l’incontro con Dio. Ma ci sono tanti altri modi che ci aprono a vivere questo incontro: la preghiera attraverso i sensi del corpo, attraverso un’attività ordinaria della vita, attraverso la ripetizione di un versetto di un salmo…Insomma, ognuno può trovare la propria strada.

I giovani pregano? Manuela di Seriate, 26 anni,  racconta che dopo il suo primo viaggio a Medjugory, il suo interesse per la preghiera è aumentato notevolmente. Ha scoperto durante quel pellegrinaggio che pregare è amare Dio. Ogni due settimane si ritrova con amici conosciuti a Medjugory a pregare a casa propria o di altri. Dice: «Pregare insieme è più stimolante. La preghiera è un cammino con delle tappe di crescita. Non si deve lasciare la preghiera a se stessa, è un’incoscienza». Ritrovarsi a pregare è stato spontaneo, è diventata una necessità quotidiana.

Alessandra di Calusco, 28 anni, spiega che, con alcuni giovani, si ritrova qualche volta, in accordo con i frati a pregare alla domenica sera nella chiesa di Baccanello. La preghiera è alternata a canzoni. «La preghiera è rigenerante, il giorno dopo si inizia la settimana con un altro sguardo. Più accogliente verso il mondo».

Infine Sara di Curno, 24 anni, parla del Laboratorio di Evangelizzazione «Una luce nella notte, evangelizzazione di strada», organizzata dai giovani di Azione Cattolica. «Stavo passeggiando con amici in Città Alta, sono stata fermata da due giovani che mi hanno invitato all’Adorazione in chiesa. I due giovani mi hanno accompagnato, abbiamo pregato insieme. E’ stato per me un momento inaspettato». Ci sono ancora giovani che pregano, nel silenzio o nel frastuono, da soli o con altri giovani, ascoltano Dio come padre.