Terremoto in Ecuador: 655 vittime, 48 dispersi. La sottoscrizione della Caritas diocesana bergamasca

«Servono in questo momento soprattutto viveri non deperibili e materassi. La ricostruzione verrà dopo». La testimonianza, diffusa da Caritas Ecuador, arriva da Alfredo de la Fuente, della pastorale sociale della provincia del Manabí, a dieci giorni dal terremoto che ha colpito la zona nord-occidentale del Paese. In un comunicato diffuso ieri Caritas Ecuador ha fatto il punto della situazione: 655 vittime, 48 dispersi, 17.638 feriti, 113 persone trovate in vita sotto le macerie, 29.057 persone accolte negli alberghi, 1.125 edifici distrutti, 829 edifici seriamente lesionati, 281 scuole danneggiate. Le scosse di assestamento sono state 788, di cui 6 particolarmente forti.
Caritas Ecuador, che tiene i contatti con le istituzioni e le realtà attive nei soccorsi, è presente con i propri volontari a Jama, Pedernales, Manta e Portoviejo nella provincia di Manabí e a Muisne nella provincia di Esmeraldas. Oltre che nei soccorsi e nella ricostruzione, la Caritas è «impegnata nell’accompagnamento spirituale, psicologico e sociale della popolazione e nel rafforzamento delle capacità comunitarie».
La Caritas Diocesana, accogliendo l’invito di Caritas Italiana e del nostro Vescovo Francesco, ha aperto una sottoscrizione per la raccolta di offerte a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto in ECUADOR.
La solidarietà alle popolazioni colpite dalla tragedia del terremoto scuote le coscienze insieme ad altre voci di dolore e sofferenza che provengono dal mondo.
Papa Francesco aveva annunciato nelle scorse settimane una colletta prevista per domenica 24 aprile come sostegno «al dramma di chi patisce le conseguenze della violenza in Ucraina: di quanti rimangono nelle terre sconvolte dalle ostilità che hanno causato già varie migliaia di morti, e di quanti – più di un milione – sono stati spinti a lasciarle dalla grave situazione che perdura: ad essere coinvolti sono soprattutto anziani e bambini. Ho deciso di promuovere – continuava il Santo Padre – un sostegno umanitario in loro favore con una speciale colletta in tutte le chiese cattoliche d’Europa».
Le improvvise tragedie della natura o le conseguenze dell’odio dell’uomo non possono lasciare i credenti indifferenti davanti alla sofferenza delle vittime, soprattutto in questo Anno Santo della Misericordia.
Coloro che intendono prendere parte a questa iniziativa di solidarietà, possono dare il proprio contributo mediante: offerte consegnate direttamente presso la sede della Caritas Diocesana Bergamasca (ufficio amministrativo) in via del Conventino, 8 a Bergamo (da lunedì a venerdì dalle 9,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00); bonifico bancario sul CREDITO BERGAMASCO – GRUPPO BANCO POPOLARE – Filiale di Bergamo Malpensata, intestato a Caritas Diocesana Bergamasca; COD. IBAN. IT69 E 05034 11105000000006330, Causale “Terremoto in Ecuador” oppure “Aiuto per l’Ucraina”. Versamento su conto corrente postale n. 11662244, intestato a Caritas Diocesana Bergamasca, Via del Conventino, 8 a Bergamo, indicando la causale del versamento “Terremoto in Ecuador” oppure “Aiuto per l’Ucraina”.

Coloro che desiderano usufruire della detrazione fiscale per la propria offerta possono effettuare un versamento mediante bonifico bancario su:
BANCA POPOLARE DI BERGAMO – UBI BANCA – PIAZZA V.VENETO, 8 – BERGAMO
Cod. IBAN IT 81 V 05428 11101 000000099169
Intestato ad: Associazione Diakonia Onlus – Via Conventino, 8 – 24125 Bergamo – specificando erogazione liberale insieme alla causale e il Codice Fiscale dell’ordinante.