Il lavoro non dimentichi le persone, i diritti, la dignità. Due incontri per parlare di economia a servizio dell’uomo

Anche quest’anno è arrivato il primo maggio, Festa dei lavoratori. Una ricorrenza, oggi, tutt’altro che scontata, tutt’altro che retorica. Lungo le strade della città sono molti i luoghi dove si vedono sventolare le bandiere dei sindacati. Segno di presidio, di resistenza, e insieme di sofferenza: posti in cui il lavoro viene meno. Meno visibili, altrettanto forti, sono i segni di allarme dove il lavoro, ancora, c’è: forme di flessibilità sempre più spinte, settori in cui il lavoro sembra perdere valore, sembra dimenticare la persona dietro la funzione. Diritti per i quali si sono spesi anni di lotte, lacrime e sangue sembrano venire meno: il welfare, le pensioni. Crisi, però, vuol dire anche trasformazione: vuol dire essere attenti a quello che verrà. Vuol dire non dimenticare di mettere al centro l’uomo, la sua dignità, i suoi bisogni essenziali. Va in questo senso l’iniziativa proposta dall’ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi in due tappe, una in corso oggi e una domenica primo maggio, alla Gildemeister spa di Brembate Sopra (via Donizetti 138). Il filo conduttore dell’appuntamento di oggi (ore 18), una tavola rotonda, è “Il lavoro, che impresa”. Accanto a Mario Stroppa, amministratore delegato della società, intervengono Guido Venturini, direttore di Confindustria, Matteo Rossi, presidente della Provincia, Ferdinando Piccinini, segretario generale della Cisl di Bergamo, Franco Visinoni, imprenditore e presidente di Minestrone srl, Giuseppe Cavallaio di Engim Lombardia. A tirare le conclusioni don Cristiano Re, direttore dell’ufficio diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro. Sabato 30 aprile, invece, alla Gildemeister arriverà il vescovo Francesco Beschi per celebrare una Messa. L’ufficio per la pastorale sociale nell’invito a questi incontri propone come traccia di riflessione le parole di Papa Francesco: “Occorre formare a un nuovo Umanesimo del lavoro, dove l’uomo e non il profitto sia al centro, dove l’economia serva l’uomo e non si serva dell’uomo”. Con uno sguardo speciale, fatto di vicinanza e di speranza, alle situazioni di difficoltà. Viene rivolto a tutti inoltre l’invito a momenti di preghiera e di riflessione per il Primo maggio, festa di San Giuseppe lavoratore e Giubileo dei lavoratori. Info sul sito della diocesi, www.diocesibg.it.