Il vertice Renzi-Merkel-Hollande a Ventotene. Uno sguardo al passato per far ripartire il sogno dell’Europa

Il Premier Matteo Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il Presidente francese François Hollande si sono incontrati nel pomeriggio a bordo della portaerei Garibaldi, di fronte alle coste di Ventotene per rilanciare quel sogno europeo vagheggiato e progettato settantacinque anni fa da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni durante il periodo di confino presso l’isola pontina nel Mar Tirreno.
È da qui, dove tre uomini, europeisti ante-litteram, redassero tra il l941 e il 1944 il “Manifesto di Ventotene. Per un’Europa libera e unita. Progetto di un manifesto” che deve ripartire la nuova Unione Europea del dopo Brexit, dallo spirito di quei padri dell’Europa che compresero, in un momento buio come quello che allora stava vivendo il Vecchio Continente oscurato dall’invasione nazista (era in atto la II Guerra Mondiale), la necessità dell’istituzione di una federazione europea dotata di un parlamento eletto a suffragio universale.
Il Premier ha accolto Angela Merkel e François Hollande all’aeroporto di Capodichino a Napoli alle 15.50. A bordo di un elicottero Renzi, Hollande e Merkel hanno fatto visita a Ventotene rendendo omaggio alla tomba di Spinelli deponendo davanti alla lapide del padre dell’Europa unita tre bouquet di fiori di colore giallo e blu, come la bandiera dell’Unione Europea.
Durante la conferenza stampa sulla nave Garibaldi della Marina Militare, Renzi ha precisato che «se siamo qui, è perché pensiamo che l’Europa non sia il problema, ma la soluzione. L’Europa è la più grande opportunità. Non ci facciamo scoraggiare dalla Brexit, mentre per i populisti invece tutto è colpa dell’Europa» pertanto insieme a Ventotene «per tornare alle origini e guardare al futuro». Ha proseguito il Premier italiano: «Ad oggi sono arrivati 102mila migranti sulle coste italiane, l’anno scorso erano 105mila al 20 di agosto. Con Angela e François pensiamo si possa fare di più come Ue per bloccare le partenze e aiutare chi ha davvero bisogno».
Hollande ha sottolineato che «dobbiamo portare avanti un’Europa che dia forza alle economie nazionali».
Angela Merkel ha puntualizzato che «L’Europa è venuta da momenti bui ed è diventata una realtà. Questo è il messaggio. Oggi noi dobbiamo garantire un’Europa sicura e vivere secondo i nostri principi».
Il vertice vuole consolidare quella sorta di triumvirato Germania-Francia-Italia inaugurato a Berlino il 27 giugno e preparare il terreno dell’incontro a 27 di metà settembre a Bratislava sugli effetti dell’uscita di Londra dall’Ue subito dopo il voto sulla Brexit. Triumvirato che si concluderà a Roma nel marzo 2017 nel sessantesimo anniversario dei Trattati europei.
Simbolica è la scelta della nave che ospita il vertice, la portaerei Garibaldi, attualmente la “flagship” della missione europea EunavforMed per la gestione della crisi dei migranti e la lotta agli scafisti, da mesi impegnata nelle operazioni Ue “search and rescue” nei mari davanti alla Libia, sulle rotte dei migranti. Anche settantacinque anni fa il Primo ministro britannico Winston Churchill e il Presidente USA Franklyn Delano Roosevelt nell’agosto del 1941 (era il 14), si incontrarono su una nave da guerra, la “Princes of Wales”, ancorata nella Baia di Terranova per stilare la Carta Atlantica, atto diplomatico che poneva le basi per il futuro ordine mondiale. Se allora il nemico da eliminare era uno solo, lo spettro nazista, ora il vertice tripartito intende dimostrare ai tanti euroscettici che quel progetto europeo che qui vide la luce, non è morto e che il ritorno al futuro dell’Ue è possibile, per portare avanti “l’Europa dei Valori” nonostante la Brexit, gli attentati dell’Isis che stanno terrorizzando la Vecchia Europa, l’esodo biblico dei migranti che da noi cercano la libertà e i tanti movimenti nazionalisti.
Il vertice ha in agenda i temi delle grandi sfide dell’Europa: la sicurezza interna ed esterna viste come facce della stessa medaglia, assetti unitari per la difesa europea, lotta al terrorismo, crisi dei migranti e rilancio degli investimenti, lavoro e giovani con maggiori fondi per creare uno spirito europeo e misure contro la disoccupazione. Renzi inoltre cercherà di stringere con Merkel e Hollande un accordo su alcuni punti importanti come la crescita e gli investimenti anche per allontanare il rischio che l’Italia torni a essere guardata di nuovo come “il malato dell’Ue”, come negli ultimi giorni il nostro Paese viene descritto da alcuni quotidiani inglesi. Dunque i tre leader che hanno di fronte importanti e complesse, sfide elettorali, sembrano determinati a voler proseguire insieme, per confermare l’esistenza di un destino comune che la Gran Bretagna ha invece, forse incautamente, voluto gettare via.