Palma il Vecchio a Serina: il «Polittico della Resurrezione» è tornato all’antico splendore e nella sua sede originale

Ad un anno dalla mostra delle opere di Palma il Vecchio,  che ha portato più di sessantamila visitatori alla Gamec,  il «Polittico della Resurrezione con i Santi Filippo e Giacomo» è tornato nella Chiesa prepositurale di Serina. Proprio lì, sul terzo altare a sinistra, nella sua collocazione originale, potrà essere nuovamente ammirato fino al prossimo mese di gennaio.
Quest’opera, realizzata da Palma fra il 1520 e il 1522, venne smembrata verso la metà del Settecento, quando fu disposta la radicale trasformazione barocca della chiesa: il Cristo, che occupava la posizione centrale, fu rimaneggiato e collocato in una cornice settecentesca, mentre i due santi laterali furono posti (a inizio ‘900) a completamento dell’altro polittico dell’artista che, in un’impropria e nuova formulazione di otto tavole, fu collocato in sagrestia.

Grazie al sostegno della Fondazione Credito Bergamasco, le due tavole dei Santi Filippo e Giacomo sono state oggetto di un complesso intervento di restauro eseguito da Eugenia De Beni, con la collaborazione di Leone Algisi, e hanno ritrovato la loro originale posizione a fianco del Redentore. Con la ricomposizione del Polittico della Resurrezione si completa l’opera di ricostituzione e ricollocamento dei due polittici di Serina iniziata nel 2015 con il Polittico della Presentazione della Vergine, a sei scomparti.
«Ricollocare il Polittico restaurato significa assolvere a un nostro dovere civile – dichiara Angelo Piazzoli, Segretario Generale della Fondazione Credito Bergamasco- che è quello di contribuire alla crescita della nostra società, del nostro territorio. Nel campo dell’arte vorremmo che i nostri interventi consentissero alle nuove generazioni di ammirare, come abbiamo potuto fare noi, questi capolavori assoluti. Il recupero delle pale che costituiscono i due polittici di Serina è stato un vero e proprio salvataggio che ha permesso di evitare la perdita di tali preziose opere».

La soddisfazione e la riconoscenza della città nativa di Palma il Vecchio sono manifestati da Roberto Belotti, serinese, autore di una importante e apprezzata monografia sul Palma (Palma il Vecchio. La diligente tenerezza del colore. Bergamo, Corponove ed., 2014). «La comunità serinese nutre un sentimento di gratitudine per il completamento delle operazioni di ricomposizione e di ricollocazione dei polittici. Per questo 2016, come esito non secondario della Mostra retrospettiva dedicata al Palma, con il beneficio di laboriosi interventi di restauro che hanno interessato le tavole serinesi e con l’aiuto della Fondazione Credito Bergamasco, la storia di Serina e la fisionomia artistica della sua chiesa si trovano compiuto un tempo di grazia del tutto speciale. Non sembra vero che un evento vagheggiato da diverse generazioni possa finalmente risolversi in realtà. Che di nuovo, dopo decenni di parziale invecchiamento, agli occhi dei fedeli e di tutti gli amanti del bello la luce di Palma il Vecchio possa splendere nella sua aria originale». Ricordiamo che il Polittico ricostituito sarà visitabile fino all’ 8 gennaio 2017 nella Chiesa prepositurale di Serina, e accanto ad esso anche un’installazione già allestita nella mostra alla Gamec e ora ricomposta grazie a Fondazione Credito Bergamasco e Comunicamente: «Si tratta di una vera e propria “Sala del Restauro” – precisa Angelo Piazzoli – che racconta, in maniera esemplificativa, le varie fasi di creazione, recupero e restauro di una fra le più belle opere di Palma il Vecchio: la Santa Apollonia del Polittico della Presentazione della Vergine. Il percorso didattico ricostruisce in suggestiva sequenza la nascita di una tavola pittorica e la sua progressiva elaborazione secondo i ritmi della creazione artistica rinascimentale, e spiega fattivamente la tecnica di restauro che è stata applicata alla tavola per riportarla al suo antico e originario splendore».