Le Banche del tempo di Bergamo: ecco dove trovare quello che non si otterrebbe nemmeno pagando

Le Banche del tempo, un’invenzione speciale che valorizza i talenti e le relazioni. Dimenticatevi il denaro. Cosa ne pensate se la moneta di scambio fosse proprio il tempo?

Quando ho parlato ad un’amica della locandina dell’evento, lei mi ha subito consigliato un film d’animazione di qualche anno fa, “bellissimo” diceva. Ho accettato il suggerimento. Una frase mi è rimasta impressa: «Esiste un grande eppur quotidiano mistero. Tutti gli uomini ne partecipano ma pochissimi si fermano a rifletterci. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto. Questo mistero è il tempo. Esistono calendari ed orologi per misurarlo, misure di ben poco significato, perché tutti sappiamo che talvolta un’unica ora ci può sembrare un’eternità, ed un’altra invece passa in un attimo… dipende da quel che viviamo in quell’ora. Perché il tempo è vita. E la vita dimora nel cuore».

Il tempo. Il tempo come merce di scambio. Si ma come? Così sabato 17 settembre sono andata a scoprirlo. Le Banche del tempo di Bergamo e provincia, in collaborazione con l’Officina del Tempo, avevano organizzato nella tensostruttura degli impianti comunali di  Zanica, una grande festa di presentazione di progetti sul “tempo che si scambia”.

Si è iniziato alle 16 con la lettura drammatizzata di una fiaba per bambini scritta da Gabriella Baldari: «C’era una volta, al di là delle valli, dei monti e del mare, un paese lontano, ma molto lontano, dove nessuno aveva ancora inventato il tempo…». Mi sono mischiata fra i bambini e, un po’ incuriosita, sono andata a sentire anche io. Le fiabe sono per i bambini, si dice. Ma l’insegnamento che racchiudono è eterno.

Finito il momento, ho avuto tempo di passare davanti ai vari stand che presentavano le nuove attività, presentate con passione da alcuni soci delle banche del tempo: tessitura a telaio, stampa 3D, shiatsu, un laboratorio di pasta fresca, consigli sugli animali domestici e molto altro ancora.

È servito davvero poco per scoprire la realtà delle Banche del tempo, realtà che fino a poco fa mi era sconosciuta. Attiva nella provincia di Bergamo da più di vent’anni, propone un modo diverso di gestire, tra privati, lo scambio di competenze e di capacità. Non vuole certo sostituirsi all’economia tradizionale, ma permette di uscire dall’ottica che tutto si può comprare solo attraverso il denaro e che invece è possibile godere di certi benefici anche se non si possiede denaro sufficiente, favorendo in questo modo relazioni interpersonali e valorizzando competenze e talenti che ciascuno ha. Tutte le prestazioni offerte sono valutate in base al tempo impiegato e non al loro valore commerciale: un’ora di lezione di tango vale quanto un’ora di giardinaggio, per riprendere le vicende raccontate nella fiaba. Così, il bisogno di tempo di qualcuno si incrocia con la disponibilità di qualcun altro che di tempo ne ha in abbondanza.

Il motto dell’officina del tempo è: «Tutto quello che non otterresti neppure pagando!». È bastato davvero poco per scoprire che è vero.