Papa Francesco evoca l’iconografia medievale de “La Madonna della Misericordia” definendola la “Genitrice della Chiesa” raffigurata nell’azione di avvolgere e di proteggere il popolo di Dio attraverso la più antica preghiera “Sub tuum praesidium” ovvero “Sotto la tua protezione”. Sono queste le parole scelte per guidare il percorso espositivo allestito da inizio ottobre nella parrocchia di San Giovanni Battista di Palazzago in occasione della festa della Madonna del Rosario cui è scolpita nell’imponente statua di legno e poi rivestita da un immenso mantello.
All’interno del perimetro ottagonale della chiesa, il visitatore può ammirare in questo percorso celebrativo che unisce storia, arte e liturgia, ben otto riproduzioni in tela di artisti italiani nati e vissuti in epoche diverse quali Antonio da Fabriano, Piero della Francesca, Lippo Memmi, Simone Martini, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli, Barnaba da Modena e Trento Longaretti (in occasione del suo centenario) tutti accumunati dalla raffigurazione medievale de “La Madonna della Misericordia”. Essa in questi quadri è presentata come una Vergine maestosa che con il suo grande mantello, allargato dagli angeli alati, abbraccia e accoglie dal basso la cerchia di gente che prega per la salvezza della loro anima quali uomini, donne e committenti dell’opera e ai lati si trovano i santi presentati nelle iconografie come San Sebastiano e San Giuseppe. Accanto “i piviali” ovvero le sopravvesti sacre utilizzate dai celebranti durante le cerimonie solenni, confezionati con tessuti diversi (come damasco, seta, gros de Tours, taffetas liserer, lampasso e raso, con ricami in filo d’oro e seta) che vanno dal più antico manto romano, dal ‘600 al modello Bernareggi, approvato dal Concilio Vaticano II. Notevole il parato San Giovanni Battista (composto da tre piviali, dalmatiche e pianeta metà 800) in raso ricamato in filo d’oro e seta.
Il percorso espositivo sarà visitabile fino alla chiusura dell’anno giubilare della Misericordia e successivamente a maggio la parrocchia di Pagazzano riutilizzerà queste riproduzioni in tela per le celebrazioni serali affiancandole alle liturgie e poi per le processioni inserendole negli stendardi e trasportandole per le vie del paese.