«Piccole storie della Grande Guerra», studenti sul set. Alessandro racconta: «Conoscere i conflitti per costruire un futuro di pace»

Dall’inizio della Prima Guerra Mondiale – la Grande Guerra, perché non si era mai vista una cosa simile – è passato più di un secolo, e ormai sono pochissimi i ragazzi che possono sentire i racconti di chi è passato da questa esperienza terribile. Per questo è ancora più importante che il cinema e gli altri media trovino altri modi per farlo. L’ultimo progetto, in questo senso, unisce il Vaticano a Bergamo e ha coinvolto gli studenti di alcuni istituti in città e in provincia. Il risultato è il docufilm «In trincea – Piccole storie della Grande Guerra», che dopo una prima presentazione alla Filmoteca Vaticana è stato proiettato venerdì scorso al Cinema del Borgo di Bergamo, davanti alle quinte di alcuni licei. Da uno di loro, lo scientifico «Leonardo da Vinci», arriva il protagonista del film: ci facciamo spiegare da lui, il 18enne Alessandro, di cosa parla. «Io nel film interpreto Paolo, un ragazzo che attraverso un film si appassiona alla storia della Grande Guerra, comincia a fare ricerche sul computer e si imbatte nella figura, quasi sconosciuta, dei Cappellani Militari –  racconta – praticamente ho dovuto essere me stesso». E anche per lui, che pure è appassionato davvero della materia, questa era una storia tutta nuova. «Non ne avevo mai sentito parlare, ma ne sono stato colpito: erano preti, uomini di pace, che si sono trovati in mezzo a una situazione totalmente opposta ai loro valori». Alcuni di loro, che nel film sono interpretati da un unico attore (Enrico Bergamasco), hanno vissuto esperienze terribili. «La scena più emozionante per me» continua Alessandro «è quella in cui il cappellano assiste alla fucilazione di un disertore. Si vede che soffre, ma non può opporsi alla legge marziale».
Il film è pensato soprattutto per i ragazzi e per le scuole e Alessandro spera che sia utile ai suoi coetanei: «Abbiamo un sacco di distrazioni, sarebbe bello che, proprio come si immagina nel film, qualcuno guardandolo si appassionasse e approfondisse l’argomento». Le prime proiezioni sembrano indicare un buon successo, sperando di continuare su questa strada. Insieme al film è stato presentato anche un libro “In trincea per la pace”: anche in questo caso sono stati coinvolti gli studenti e alcuni di loro hanno descritto la loro esperienza come allievi di un corso di formazione per guide nei luoghi della Grande Guerra.

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