“OltreConfine”: in viaggio tra i rifugiati e i richiedenti asilo con il Festival Fotografica

«Nella fotografia c’è una realtà così sottile che diventa più reale della realtà» è così che il gallerista e fotografo statunitense Alfred Stieglitz cercava di spiegare lo sguardo originale del fotografo sul mondo.

E’ uno sguardo che si può ritrovare nelle esposizioni di «Fotografica. Festival di Fotografia Bergamo», rassegna nata grazie all’iniziativa di tre soci del Circolo Culturale Fotografico Bergamo 77 con il patrocinio della presidenza del Consiglio e dell’assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo. Le esposizioni sono state inaugurate venerdì 4 novembre negli spazi suggestivi del Palazzo della Ragione e nell’ex-carcere di Sant’Agata in Città Alta.

 

Il festival «Fotografica» affronta nella sua prima edizione il tema dei migranti con le esposizioni di scatti fotografici nella sezione «OltreConfine» composta da ben sette mostre di cui una al Palazzo della Ragione visitabile fino al 30 novembre e le altre sei nell’ex-carcere di Sant’Agata esposte fino al 13 novembre. Ma il programma è molto ricco e comprende anche visite guidate, incontri con i fotografi autori degli scatti, proiezioni, tavole rotonde, un teatro documentario, bookshop e fotografia interattiva con «Touch & Try» per i visitatori.

All’interno del Palazzo della Ragione è allestita la mostra «One Day» del fotografo freelance Alessandro Penso che documenta nei suoi 63 scatti il viaggio dei rifugiati, i migranti, rifugiati e richiedenti asilo attraverso l’Europa. I pannelli della mostra al Palazzo della Ragione conducono anche il pubblico nello stesso itinerario attraverso gli stati del Mediterraneo: Malta, Grecia, Italia, Spagna, Francia e Bulgaria.
E mostrano, soprattutto, i volti delle persone, ne raccontano le storie in brevi, intensi diari legati alle fotografie.
La mostra al Palazzo della Ragione si può visitare il martedì, giovedì e venerdì dalle 14.30 alle 18, il mercoledì dalle 9.30 alle 13 mentre il sabato e domenica dalle 9.30 alle 13 e poi dalle 14.30 alle 18.

Nell’ex carcere di Sant’Agata sono state allestite ben sei esposizioni di autori diversi: le prime due sono «Lybia off the wall» e «The only thing left to do is cling to God» del fotoreporter bergamasco Giovanni Diffidenti che racconta con scatti di grande intensità la situazione in Libia dal giugno 2011 al novembre 2012 durante la Primavera Araba e l’ascesa del Governo di Liberazione. Nella seconda ritrae i detenuti di diverse nazionalità africane rinchiusi nei centri detentivi libici perché entrati illegalmente nel paese. La terza mostra è «Io ti salverò. Nel Mediterraneo sulla nave della speranza» del fotografo e giornalista Fabrizio Villa: nei suoi scatti si vedono gli undici giorni di uomini soli, donne, bambini e famiglie migranti in Europa a bordo della Nave della Marina Militare Cigala Fulgosi nel Canale di Sicilia. La quarta esposizione è «La prima aurora» del reporter italiano specializzato in fotogiornalismo e linguaggi multimediali Simone Cerio che racconta il viaggio nel deserto, i luoghi dello sbarco e di prima accoglienza al fianco dell’organizzazione no-profit Emergency, la quinta è «Sono qui! Sono vivo!» della Comunità Ruah che mostra una serie di autoscatti la vita quotidiana in Italia e a Bergamo di donne e uomini giunti dall’altra sponda del Mediterraneo e infine la sesta e ultima mostra «Gli Innumerevoli» della Serigrafia Tantemani del Patronato San Vincenzo in cui richiedenti asilo ospitati a Bergamo hanno dipinto degli autoritratti ispirati alle loro esperienze.

L’ex carcere di Sant’Agata è aperto per visitare le mostre il martedì, giovedì e venerdì dalle 14.30 alle 18.30, il mercoledì dalle 9.30 alle 13 mentre il sabato e la domenica dalle 10 alle 19. Nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 si terranno visite guidate con gli interventi di Giovanni Diffidenti (alle 17 sabato 12 novembre).

E infine, l’ex carcere di Sant’Agata sarà teatro di altre iniziative legate al festival fotografico quali «Archihour-Aperitivi di architettura» sul tema «Attraverso i muri» alle 18 di venerdì 11 novembre a cura dell’Ordine degli Architetti di Bergamo, incontro «Chi è l’altro» con Samanta Cinquini alle 16 sabato 12 e l’incontro e proiezione «Il mio impegno Verso gli ultimi» con il fotografo Maurizio Faraboni alle 10 di domenica 13 novembre.

Infine, nella Piazza della Cittadella di Città Alta, nella Sala Curò si terrà la proiezione dei cortometraggi «Storie in Pausa» e la presentazione de «Innumerevoli» della Comunità Ruah e Tavola rotonda domenica 13 novembre e domenica 20 novembre la conferenza con Denis Curti dal titolo «La Fotografia che cambia. Una riflessione sui temi intorno alla potenza delle immagini» e lettura Portfolio.

La partecipazione agli eventi è libera e gratuita ed è opportuno prenotarsi online al sito www.fotograficafestival.it per la conferenza di Denis Curti.