Il meteorologo Luca Mercalli a Molte fedi sotto lo stesso cielo: l’ambiente e i cambiamenti del clima

«Mai tante crisi tutte insieme: clima, ambiente, energia, risorse naturali, cibo, rifiuti, economia. Eppure la minaccia della catastrofe non fa paura a nessuno. Come fare? Ci vuole una nuova intelligenza collettiva. Stop a dibattiti tra politici disinformati o in conflitto d’interessi. Se aspettiamo loro sarà troppo tardi, se ci arrangiamo da soli sarà troppo poco, ma se lavoriamo insieme possiamo davvero cambiare. Il cambiamento deve partire dalle nostre case (più coibentate), dalle nostre abitudini, più sane e economiche (dal consumo d’acqua, ai trasporti, dai rifiuti alle energie rinnovabili, dall’orto all’impegno civile). Oggi non possiamo più aspettarci soluzioni miracolistiche: meglio dunque tenere il cervello sempre acceso, le luci solo quando servono» così il meteorologo e divulgatore scientifico italiano Luca Mercalli argomenta il cambiamento del nostro amato Pianeta Terra.

Il meteorologo e climatologo italiano Luca Mercalli sarà protagonista martedì 15 novembre alle 20.45 per Molte fedi sotto lo stesso cielo all’interno della rassegna «Laudato sii, fratello ambiente» nell’ex Chiesa di Sant’Agostino a Città Alta.

Nato a Torino il 24 febbraio 1966, è un famoso meteorologo e climatologo che si occupa soprattutto di ricerca sulla storia del clima e dei ghiacciai delle Alpi occidentali; è anche noto al pubblico televisivo italiano per la partecipazione al programma televisivo di Rai Tre «Che tempo che fa» condotto da Fabio Fazio.
Nel corso della sua carriera, ha lavorato nell’Ufficio Agrometeorologico della Regione Piemonte ed è diventato Presidente della Società Meteorologica Italiana, la più importante associazione nazionale del settore delle scienze dell’atmosfera.
Attualmente, dopo le sue numerose pubblicazioni e oltre 700 articoli scientifici, da ben vent’anni è direttore della rivista meteorologica da lui fondata «Nimbus», collaboratore di quotidiani nazionali quali«La Repubblica» e riviste tra cui «Rivista della Montagna» e docente in climatologia e glaciologia nelle università all’interno di corsi di specializzazione e formazione professionale.

L’ingresso all’evento è libero con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti.