«L’Insana Passione»: nel libro di Paolo Moretti la satira dal Settecento al Novecento

«La satira è l’esame di coscienza dell’intera società; è una reazione del principio del bene contro il principio del male; è talora la sola repressione che si possa opporre al vizio vittorioso; è un sale che impedisce la corruzione» così il patriota, filosofo, politico, linguista e scrittore italiano Carlo Cattaneo definisce la satira.

Le vignette satiriche sono la passione dell’autore bergamasco Paolo Moretti che recentemente ne ha raccolte una selezione tratta dalla sua collezione personale nel volume «L’Insana Passione». Paolo Moretti infatti, dopo essere stato dirigente industriale e consulente di direzioni di banche e società finanziarie, ha deciso di coltivare questa sua passione per la satira e l’umorismo grafico associandoli al suo fortissimo interesse per la storia e ha pubblicato nel 1972 il libro «I due socialismi». Successivamente, Moretti ha raccolto ben oltre tremila volumi e sessantamila giornali di satira politica e umorismo grafico per fondare nel 2005 l’Associazione culturale «Fondo Paolo Moretti per la Satira Politica» di cui è presidente.

Il libro «L’Insana Passione» racchiude la straordinaria collezione di immagini tratte da volumi appartenenti all’associazione culturale «Fondo Paolo Moretti per la Satira Politica». Queste illustrazioni satiriche spaziano dal Settecento fino al tardo Novecento focalizzandosi in particolare su alcuni periodi storici quali il Risorgimento Italiano, il Fascismo, le due guerre mondiali e il dopoguerra di metà anni Cinquanta. Inoltre, tutti questi disegni sono fatti da artisti di nazionalità europea, africana e americana; all’interno del volume infatti sono presenti caricature di James Gillray e del disegnatore Pietro Ardito che ha collaborato con «Repubblica» e «Il Giornale».

Un libro ricco di immagini satiriche, scritto sia in italiano sia in inglese che sarà presentato  martedì 6 dicembre alle 18 nella Sala Traini della Fondazione Credito Bergamasco in via San Francesco d’Assisi, 8 con la presenza dell’autore.