24 ore per la pace: lo stile della non violenza. Marcia, preghiera e incontri nel quartiere di San Tomaso

Anche quest’anno, in occasione della chiusura del mese della pace promosso dalla Diocesi di Bergamo, si terrà, come da tradizione, la 24 ore per la pace: tra la serata di venerdì 27 e il pomeriggio di sabato 28 gennaio, il quartiere di san Tomaso ospiterà la nona edizione dell’evento, dal titolo “Non violenza: stile di politica per la pace”. “La scelta de titolo – spiega Aldo Lazzari, responsabile dell’Ufficio Pace e del Servizio Civile presso Caritas Diocesana Bergamasca – nasce dal messaggio di Papa Francesco in occasione della 50a Giornata Mondiale della Pace; un titolo, come un messaggio del resto, controcorrente rispetto a quelli delle edizioni passate. È un invito nuovo, e anche provocatorio, quello lanciato dal Papa, che chiama a scelte individuali di costruzione di pace, accessibili anche tramite l’esercizio della non violenza”. L’inizio dell’iniziativa è previsto per venerdì 27 gennaio alle ore 20.30, quando, dal sagrato della chiesa parrocchiale di San Tomaso, si inizierà una marcia a piedi, simbolo storico di manifestazioni non violente, che attraverserà il quartiere, toccandone alcuni punti specifici. Grazie alla collaborazione dell’università di Bergamo, degli scout G.E.F.I., delle ACLI e della cooperativa RUAH, il cammino si svolgerà attraverso luoghi che raccontino la non violenza e l’educazione alla pace. Prima tappa sarà l’università di Bergamo, dove, nel cortile della sede di Via De’ Caniana ci sarà un invito alla riflessione su personaggi noti e meno noti che hanno scelto la non violenza come forma di politica e attraverso questa hanno educato alla pace. Da lì si proseguirà verso la piazzetta di San Luigi (piazzale ex Magrini), in via San Bernanrdino, dove la riflessione proposta toccherà il tema del consumo etico, perché anche l’economia possa diventare strumento di non violenza. Il terzo momento si svolgerà presso il piazzale di Casa Amadei, luogo scelto per parlare di accoglienza e di e con chi viene rifiutato dalla città perché straniero. Sempre sul tema dell’accoglienza, la quarta tappa incontrerà il tema di quanti vengono rifiutati in città e accolti dal dormitorio di via Elba. Quinto momento del cammino sarà poi una riflessione sui conflitti dimenticati presso l’oratorio della comunità di San Fermo. Meta finale della marcia sarà l’adorazione notturna presso la cappella dell’oratorio di san Tomaso. A differenza delle edizioni passate, però, tutta la giornata di sabato 28 sarà animata, sempre presso gli spazi dell’oratorio di San Tomaso, da attività che permettano di continuare a riflettere e pregare: Caritas sarà presente con la tenda del progetto “Tutti a casa”,  il gruppo di Pradalunga, LiberaMente, si occuperà dell’animazione, una mostra fotografica sul tema dei confini verrà allestita grazie alla collaborazione di Caritas e AEPER Bergamo. Alle 17, infine, prima della messa conclusiva celebrata dal Vescovo Francesco, presso la chiesa parrocchiale si terrà una conferenza sul tema del consumo etico e sostenibile promossa dall’Osservatorio CORES.