Carolina, Ornella e Jo: il coraggio di tre giovani donne

“Sono felice che delle donne abbiano dimostrato di saper lottare così sul ghiaccio”: è stato questo il commento di Carolina Kostner vincitrice della medaglia di bronzo agli Europei di pattinaggio artistico che si sono tenuti a Ostrava (Repubblica Ceca) a fine gennaio.
Una vittoria conquistata dopo una pausa di due anni che, anche attraverso la sofferenza, ha portato l’atleta altoatesina a riflettere su se stessa, a ritrovare se stessa.
Il commento apparso sulle ultime pagine dei quotidiani nazionali è diventato un motivo per tornare alle pagine precedenti dove si scrive della legge russa che depenalizza le percosse in famiglia, si legge delle violenze sulle donne nel nostro Paese, si racconta delle atrocità subite dalle donne nei campi della disumanità di ieri e nei campi della disumanità di oggi.
Notizie come pezzi di ghiaccio.
Un ghiaccio che non sembra sciogliersi neppure con il calore di una cultura che pone la dignità di ogni essere umano in cima alla scala dei valori e degli impegni.
Troppo debole il calore? Non restano che la rassegnazione e il pessimismo?
Certamente no. A conferma c’è la notizia, sempre di questi giorni, che una ragazza italiana di origine albanese, Ornella Darova ha ricevuto il premio “La nuova Europa” per una tesi di laurea dal titolo provocatorio: “E se la tua donna delle pulizie fosse un ingegnere nucleare”?
Il premio è dedicato a Helen Joanne, “Jo”, Cox, la giovane politica britannica assassinata nel giugno scorso per le sue idee a favore di un mondo e di un’Europa più solidali e con meno frontiere.
Un’altra donna uccisa dal ghiaccio dell’intolleranza e dell’odio: una donna troppo presto dimenticata.
Ornella Darova, che studia all’Università Bocconi e collabora con l’Università Luiss, dedica il suo impegno a una ricerca su donne immigrate in Italia che spesso devono svolgere lavori del tutto estranei alle loro alte qualifiche professionali. Una condizione di vita che tuttavia non le priva della loro ricchezza culturale.
“Mia mamma – dice al riguardo la giovane ricercatrice – mi ha insegnato che l’istruzione è l’unica arma per combattere e per crescere in una dimensione europea”.
Parole di speranza, parole impegnative, parole di chi ha coraggio e fiducia.
Richiamano l’immagine del ghiaccio dove danzano i pattini di Carolina Kostner, dove corrono i pattini di Ornella Darova, dove scivolano invisibili i pattini di Helen Joanne, “Jo”, Cox.
Pattini diventati pensieri, segni di speranza e di bellezza, tracce di umanità.
Forse per questo sono diventati notizie.