L’unità pastorale è un cammino di squadra. L’esperienza di Ponteranica, Ramera e Rosciano

Servono tempo, passione, convinzione, disponibilità e un sacco di altre cose. Un’Unità pastorale non si improvvisa. Non è un “format” calato dall’alto o un “clic” che da un giorno all’altro cambia l’identità delle parrocchie. Il racconto di chi già ha vissuto sul suo territorio questo processo, con l’istituzione ufficiale da parte del vescovo dell’Unità pastorale, richiama continuamente la parola “cammino”. L’istituzione più recente è quella di Ponteranica, domenica 5 marzo. Tre parrocchie – Ponteranica, Ramera e Rosciano con circa 6800 abitanti in tutto – che al loro interno vedono la presenza della Comunità dei Padri Sacramentini e la Fraternità delle Beatitudini. Don Flavio Rosa ne è moderatore. Quando racconta il cammino che ha portato all’Unità fa un salto enorme indietro nel tempo. Arriva al 2000. C’erano altri sacerdoti, ancora non si parlava di Unità pastorali, ma fra le comunità iniziavano a venire avanti iniziative ed esperienze unitarie. Piccoli passi iniziali che hanno portato a scoprire gradualmente nuove strade pastorali da vivere insieme. Così quando il vescovo quattro anni fa affida l’incarico di individuare il territorio per l’istituzione dell’Unità pastorale, è cosa semplice viste le collaborazioni già in atto. “Quello che all’inizio però poteva sembrare semplice, – dice don Flavio – è diventata poi la domanda chiave che ci ha messo in discussione: come innestare la nostra storia su quel progetto di Unità pastorale?”. Si forma l’èquipe pastorale, rappresentativa delle parrocchie e delle comunità religiose, due sacerdoti, un diacono, sette laici e le riunioni si fanno più frequenti e sempre più ricche di tematiche e di domande. “Il rischio era quello di cercare di portare a casa il più possibile per la propria realtà. Ascoltare, riflettere, con un passo progressivo, attento e discreto era il modo con cui affrontare le questioni. Occorreva cercare non la propria gloria, ma collaborare per rivelare la ricchezza della comunione. Sacerdoti e laici chiamati a lavorare insieme in ruolo paritetico in cui lo sguardo si allarga al di là dei confini della parrocchia.”. Per l’Unità pastorale nelle comunità si è pregato tanto e ancora si continua a farlo. Sono stati individuati quattro grandi ambiti pastorali che trovano in quattro diverse zone il loro luogo di svolgimento preferenziale. Alla Ramera l’ambito educativo e ricreativo, legato soprattutto al mondo dei ragazzi e dei giovani, a Ponteranica lo spazio per le celebrazioni comuni, la casa dei Padri Sacramentini è soprattutto luogo per la formazione, mentre Rosciano e la Fraternità si dedicano in modo particolare alla spiritualità mariana. Don Flavio racconta con passione il cammino svolto e guarda con fiducia a quello che si aprirà. “Lavorare in équipe aiuta tutti a capire di che cosa c’è bisogno. Si sente la forza della condivisione e il sostegno. Si presentano le questioni, si discute, ci si confronta e sempre si giunge a una decisione comune che si rispetta. Ora è in corso un bel cammino riguardo all’équipe educativa per l’ambito dell’oratorio che vede i ragazzi delle nostre comunità vivere insieme tante esperienze importanti. L’Unità pastorale continuerà ad aprirci nuove strade e a mostrarci nuovi orizzonti”.