Calolzio-Caprino: nella giornata del Seminario i preti si scambiano le parrocchie. Un modo diverso per parlare di vocazioni

C’è una lunga tradizione nella nostra diocesi: la giornata del Seminario. Una domenica particolare, dedicata alle vocazioni, in cui gli studenti della teologia abitualmente portano la loro testimonianza personale nelle comunità. Un modo semplice e diretto per parlare di vocazioni, un tema importante e sempre difficile da trattare. Quest’anno non c’erano seminaristi disponibili per l’animazione di quella giornata nel vicariato locale di Calolzio-Caprino: «Non abbiamo voluto rinunciare a dare un segno – spiega don Roberto Trussardi, parroco di Vercurago e vicario locale –  così i preti del vicariato hanno deciso di mettersi in gioco in prima persona». Nel vicariato, che si estende su un’area molto ampia, da Vercurago a Cisano Bergamasco, ci sono una ventina di parrocchie e altrettanti sacerdoti. Insistono su un territorio in cui vivono circa 35 mila abitanti.
«Abbiamo pensato – continua don Roberto – di scambiarci per un giorno le destinazioni, in modo che ognuno di noi avesse l’occasione di sentirsi per un giorno missionario. Cambiare assemblea per una domenica, mettersi alla prova davanti a una platea sconosciuta si è rivelato prezioso anche per noi».
Ognuno dei preti ha raccontato la sua storia in modo semplice e diretto: «La risposta della gente ci ha stupito – osserva don Roberto -. Non so se davvero un’iniziativa così occasionale potrà aiutare a far nascere nuove vocazioni, ma sicuramente ha offerto qualche spunto di riflessione e una prospettiva diversa sulla realtà di ogni comunità. È normale: quando ascolti per la prima volta una persona lo fai in modo diverso. Anche per i sacerdoti è stata una particolare esperienza di comunione. Abbiamo parlato della figura e del ruolo del prete, ognuno secondo la propria sensibilità».
Spesso la divisione tra le parrocchie rende difficile la comunicazione e la condivisione delle esperienze: «È stato un particolare momento comunitario che ci ha dato l’occasione di vivere la collegialità della Chiesa, uno scambio fraterno. In futuro forse capiterà più frequentemente di doversi alternare tra diverse comunità».
Attualmente sono sette o otto gli studenti del Seminario Vescovile (distribuiti tra liceo e Teologia) provenienti dal vicariato locale di Calolzio-Caprino: «In passato – conclude don Roberto – erano molti di più, come del resto negli altri vicariati della diocesi. Sono passati molti anni dall’ultima ordinazione sacerdotale. Proprio per questo, in un momento di forte crisi delle vocazioni ci è sembrato ancora più importante mantenere la tradizione della Giornata del Seminario e offrire con essa un segno di discontinuità, anche se poi i preti sono chiamati a una testimonianza quotidiana nelle comunità di appartenenza. La preghiera non basta, anche il dialogo e il confronto sono importanti».