“Attacco a un luogo simbolo della democrazia”: Matthias Fekl, neo ministro degli Interni francese, è il primo a reagire all’attacco terroristico al parlamento di Londra, avvenuto questo pomeriggio. A Roma massima allerta per la cerimonia del 25 marzo per il 60° dei Trattati Ue. Washington ha immediatamente convocato un vertice della sicurezza nazionale. I dettagli degli eventi non sono chiari: si parla di una dozzina di feriti, forse di un morto tra i passanti. Per ora nessuna rivendicazione. Dal Westminster Bridge una testimonianza: “Stavamo scattando foto del Big Ben e abbiamo visto un uomo sui 40 anni con in mano un coltello di almeno 20 centimetri. Poi abbiamo sentito degli spari e abbiamo visto l’uomo a terra fermo”. La seduta del parlamento inglese è stata subito sospesa, spiegando ai deputati di restare all’interno dell’edificio. Sospesa anche la seduta del parlamento scozzese, che era riunito per decidere sul referendum per l’autonomia da Londra. Chiusi gli accessi alla metropolitana nei dintorni del parlamento.
Scotland Yard conferma: “Stiamo seguendo la pista terroristica”. Il centro di Londra è blindato, il Parlamento chiuso, la “premier Theresa May è in salvo” e “al sicuro”. La capitale del Regno Unito ha vissuto, dalle 14 in poi, momenti di terrore. Prima un Suv ha investito una dozzina di passanti e turisti assiepati come ogni pomeriggio sul ponte di Westminster, a pochi metri dalla torre dell’orologio che sormonta il Parlamento britannico. Ci sarebbero almeno due le vittime, di cui una donna. Tra i feriti ce ne sarebbero alcuni in condizioni molto critiche. La vettura ha finito la sua corsa contro i cancelli del Parlamento britannico. Si sono dapprima avvertiti – secondo le immediate ricostruzioni – degli spari. Un altro uomo, armato di coltello, avrebbe aggredito un agente di guardia al parlamento: a quel punto le forze dell’ordine hanno aperto il fuoco uccidendo il presunto terrorista. L’attentato di Londra cade a un anno esatto dal 22 marzo 2016, quando Bruxelles fu oggetto di un doppio attentato terroristico all’aeroporto di Zaventem e alla metropolitana di Maalbeck. L’ultimo attentato a Londra si era verificato nel luglio del 2005, quando quattro attentatori suicidi provocarono 60 morti e 500 feriti facendosi esplodere nell’Underground e su un bus.
Per la Bbc, il Times e il Daily Mail ciò che è avvenuto poche ore fa nel cuore di Londra è definito “attacco terroristico”, mentre il Guardian titola il suo costante resoconto dal luogo degli eventi come “attacco a Westminster”. Intanto i deputati restano rinchiusi dentro il parlamento, mentre la polizia sta compiendo perlustrazioni nel palazzo. Al momento degli attacchi infatti nella Camera dei Comuni i parlamentari stavano discutendo della richiesta del parlamento scozzese di indire un secondo referendum sull’indipendenza. Fonti stampa riportano che Theresa May sia stata scortata fuori e allontanata da Westminster mentre ancora era in corso l’attentato. “A un anno dagli attacchi di Bruxelles, questo è evidentemente un serio attacco terroristico, ammirabilmente gestito dalle autorità del parlamento” , commenta Nicholas Soames, mentre il conservatore Adam Afriyie chiede che “il parlamento non si lasci intimorire da questo incidente e chiede che i deputati riprendano la seduta il più presto possibile nel pomeriggio”. Tutta la zona intorno al Parlamento intanto è blindata.
La famosa ruota “London Eye” è stata bloccata e i turisti non sono stati ancora lasciati uscire, come blindato è anche il vicino ospedale. Raggiunto dalla notizia degli attacchi a Westminster, il parlamento scozzese ha sospeso la sua seduta “per rispetto al nostro Parlamento fratello e per tutto quello che sta succedendo a Westminster”, ha postato il parlamentare scozzese Humza Yousaf. Intanto lo speaker di Westminster ha comunicato che l’assalitore del poliziotto è stato abbattuto. Non si hanno notizie certe dello stesso poliziotto e dei passanti coinvolti.