Acli, al via “I 15 giorni del lavoro”. Di fronte a un’economia senza regole “rimettiamo al centro la responsabilità delle persone”

«È una sciocchezza affermare che il lavoro non sia più centrale nel mondo attuale. Al centro della rassegna della nostra associazione metteremo la responsabilità di imprese, istituzioni, sindacati, associazioni, territorio e lavoratori, di fronte a un’economia priva di regole che produce diseguaglianza e sfruttamento». Parole forti e ben meditate quelle di Daniele Rocchetti, presidente di Acli Bergamo, alla presentazione della 3ª edizione della rassegna «I 15 giorni del lavoro», svoltasi  nella sede dell’associazione e che prenderà il via il 27 aprile. La rassegna avrà come traccia generale «Il lavoro come responsabilità» e si pone l’obiettivo di riportare al centro del dibattito pubblico il tema cruciale del lavoro in relazione all’economia, alla formazione, alle riforme, alla scuola, ai giovani, ma soprattutto, e prima di tutto, alla persona e alla sua dignità nella dimensione lavorativa.

«Il lavoro — ha affermato Rocchetti — è la principale via attraverso la quale ciascuno di noi fa i conti con la sua identità personale e contribuisce a far crescere la società, a rapportarsi con gli altri, aiutandoli e facendosi aiutare. È la via attraverso la quale costruiamo la società di oggi e di domani. Per i credenti, ma forse anche per tutti gli uomini di speranza, al di là delle confessioni religiose, il lavoro è il modo con cui contribuiamo alla creazione del mondo e del futuro. Per questo il tema del lavoro, inteso in questo senso profondo, è davvero la questione fondamentale della nostra vita personale e sociale e della nostra democrazia». Oggi si fanno molte prediche sul lavoro, soprattutto in questa stagione in cui manca o si rischia di perderlo. «. È necessario umanizzare l’economia — ha aggiunto Rocchetti —. Le Acli vogliono offrire strumenti di comprensione e discernimento. Inoltre, non vogliamo dimenticare dolori e sofferenze che l’attuale situazione produce soprattutto sui tantissimi giovani che non hanno tutele e garanzie».

È seguito l’intervento di Giorgio Caprioli, consigliere di presidenza con delega al lavoro, che ha ribadito la centralità del lavoro nel cammino dell’Acli, per esempio in due iniziative forti: la rassegna dei «15 giorni del lavoro» e un percorso di approfondimento in sette incontri che inizierà a settembre. «Sono iniziative corpose — ha rilevato —. La nostra speranza è far crescere una nuova leva di giovani impegnati a diffondere i nostri valori etici e morali, mettendo al primo posto i bisogni collettivi». Caprioli ha ribadito la necessità di «capire che il Pil non è tutto e che bisogna rassegnarsi alla normalità dell’1% come trend di sviluppo». Corrado Maffioletti, addetto stampa Acli, ha infine illustrato le numerose iniziative della rassegna, che coniugano momenti religiosi, pubblici, formativi, turistici e culturali, iniziando da giovedì 27 aprile alle 20,30 con una veglia di preghiera, presieduta da don Cristiano Re, nella chiesa parrocchiale della Malpensata. Il programma completo su www-aclibergamo.it.