La storia dell’ex Albergo diurno è affascinante: fu pensato inizialmente come rifugio antiaereo, collocato sotto Piazza Dante, proprio nel cuore di Bergamo. Finita la guerra, nel 1949 fu convertito in Albergo Diurno: una struttura circolare di 1200 metri quadrati a cui si accede attraverso una grande scalinata. Fino al 1978 ha ospitato tante attività diverse. C’erano i bagni della città, quando non tutti ancora avevano a casa propria una vasca e una doccia, e li frequentavano persone di tutte le classi sociali, aristocratici compresi. Poi c’erano i tavoli da biliardo, accanto a una libreria, al calzolaio, a un piccolo bar. C’era anche un barbiere. Era, insomma, uno spazio di relazioni, dove non era difficile, qualcuno se lo ricorda ancora, trovare gli studenti quando saltavano la scuola. Sono quasi quarant’anni, ormai, che questo luogo è nascosto alla città e lasciato in condizioni di abbandono. Ora Contemporary Locus 12 gli dona nuova vita, creando al suo interno un’esposizione d’arte contemporanea che intreccia linguaggi diversi, dal video alla musica, grazie alle installazioni site-specific di artisti internazionali: il francese Kader Attia e l’americano Alvin Curran. Questa sera, venerdì, dalle 19 alle 22 ci sarà la festa di inaugurazione. La mostra resterà poi aperta dal 20 maggio al 23 luglio: un’occasione unica per riappropriarsi di un pezzo dimenticato della nostra città, in attesa che sia possibile recuperarlo e restituirgli una nuova funzione. L’ha acquistato un gruppo di imprenditori bergamaschi che si preparano ad allestire un locale di musica dal vivo, ristorazione e negozi. Un’impresa che contribuirà alla riqualificazione complessiva del Centro Piacentiniano annunciata dal Comune di Bergamo e avviata con un concorso internazionale di idee. Il progetto di Contemporary Locus 12, ideato da Paola Tognon con un team appassionato e una rete di collaborazioni che si allarga da un’edizione all’altra, crea un ponte tra passato, presente e futuro, e alimenta il legame tra arte, cultura e il tessuto della città. «Abbiamo chiesto a due artisti diversi per origini e per età – spiega la curatrice – di reinterpretare questo luogo attraverso l’immaginazione». Il lavoro di Attia (classe 1970) si concentra sulla riparazione delle ferite della storia. All’ex Diurno si potrà vedere una proiezione di diapositive che racconta questo concetto da diversi punti di vista, individuali e sociali, attraverso immagini molto suggestive. In un’installazione, poi, grandi lettere di metallo giacciono in attesa di essere ricomposte in un nuovo messaggio. Il film “Reflecting Memory” con il quale Attia ha vinto l’ultimo Prix Duchamp sarà proiettato il 28 maggio alle 21 all’auditorium di Piazza della Libertà. A fare da contraltare a queste opere sarà la musica elettronica di Alvin Curran, che offrirà suoni e vibrazioni inedite a questo spazio. Curiosa la performance prevista per l’inaugurazione, un «Concerto per vasca da bagno e orchestra» che coinvolgerà anche studenti e docenti del Conservatorio di Bergamo, un giocatore di basket, alcuni attori-cantanti e un giocatore di biliardo. Per tutta la durata dell’esposizione, poi, una composizione variabile di suoni ricomporrà la storia di questo particolare ambiente. Nella serata inaugurale ci saranno anche un aperitivo particolare proposto da Taste alla Domus (18-19) e un Cocktail Party tra arte, moda e musica negli spazi di Tiziana Fausti, per ricreare l’atmosfera “sociale” di festa e di incontro dell’Albergo Diurno di una volta.