Il barattolo della gratitudine: un gioco che aiuta a scoprire frammenti di bellezza in ogni giornata

Me ne aveva parlato un’amica, ma ho aspettato un po’ prima di provare a farlo. Si chiama “il barattolo della gratitudine” ed è davvero una bella idea: si prende un barattolo e lo si trasforma in un contenitore magico. Perchè al suo interno, tutte le sere, si inserirà un fogliettino o un piccolo oggetto che raccontino in breve perchè, quel giorno, possiamo essere grati.

I miei bambini sono piccolini, mi chiedevo se a due anni e tre anni e mezzo avrebbero capito. E invece bastava provare. Il “gioco” l’hanno compreso subito, anche meglio di me. Abbiamo iniziato a farlo da una settimana e già sono riusciti a commuovermi. Pazzesco cosa resti loro impresso, quanto siano capaci di dire “grazie” anche per cose che gli adulti spesso nemmeno considerano.

Fosse per loro ogni sera il barattolo sarebbe pieno, quindi abbiamo dovuto un pochino selezionare. Alice oggi è grata per una splendida margherita gigante trovata al parco e per la fetta di torta super buona che abbiamo mangiato a merenda, Tommy è grato per aver potuto saltare nella pozzanghera di fango sporcandosi fino ai capelli e per il giro in pullman fatto con papà in Città Alta.

E la cosa bella è che per loro è diventato più di un gioco. Lo vogliono condividere, ci pensano durante il giorno. L’altro giorno Tommy, all’asilo, ha voluto regalare la sua macchinina a uno dei compagni. Il mattino successivo la madre e la maestra mi hanno fermata chiedendomi scusa, perchè quel bambino si era portato via la macchinina di mio figlio. Io non ne sapevo nulla, siamo andate tutte insieme in classe da Tommy e lui ci ha tranquillamente risposto: “No no, gliel’ho davvero regalata io. Mi faceva piacere. E se a lui è piaciuta magari può mettere un bigliettino nel suo barattolo della gratitudine”. L’ho guardato con gli occhi spalancati, bravo Tommy. Pensa un po’, devo già imparare da mio figlio.

Certo il barattolo a volte ci fa anche un po’ litigare. Come quando Alice vuole metter dentro a tutti i costi la sua matita o la bambolina. Ma in genere ce la caviamo in fretta, ne discutiamo, decidiamo che un giorno compreremo un barattolo enorme. Poi andiamo a letto soddisfatti, e al mattino i bimbi osservano il barattolo con attenzione, non sia mai che nel frattempo qualcuno abbia voluto infilarci qualcosa. “La balena spaccatutto di stanotte ha lasciato qui il mio calzino!”. “Perchè, te lo aveva rubato?!”. “Sì! Me li aveva presi tutti e due, ma poi si è accontentata e ne ha portato via uno solo”.

Mmmm….mi sa che la cosa mi sta sfuggendo di mano… Fatto sta che ora abbiamo invitato molti amici a provare il barattolo della gratitudine. Ai bambini piace, a dimostrazione di quanto sappiano già far propri concetti e messaggi forti, che magari noi adulti temiamo non possano comprendere. Piccole grandi gioie della vita, momenti che è bello tener sempre bene a mente. Un incontro, un’emozione, un attimo di felicità spontanea e fortissima.

Ovviamente la persona alla quale il barattolo è servito di più è la sottoscritta. Oggi vado a comprermene uno nuovo che terrò tutto per me, nascosto in camera, segreto segreto.