Quale è la frase più bella del Vangelo?

Non so se la domanda è oziosa. Ma, secondo te, quale è la frase, il passaggio più bello, più importante del Vangelo? Mi sono posto questa domanda quando ho sentito il vangelo di domenica scorsa: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli…”. Gigi

È difficile, caro Gigi, rispondere alla tua domanda! Tutte le pagine del Vangelo sono belle e importanti, tutte manifestano particolari tratti del volto di Gesù, venuto in mezzo a noi per rivelare il nome e il cuore del Padre. Oltre ogni preferenza personale, legata alla sensibilità spirituale di ciascuno, è, perciò, necessario imparare a riconoscere in ogni frammento di Parola di Dio la Buona Notizia lì custodita.

Tutta la Bibbia ci parla del Padre che ama

Tutta la Sacra Scrittura è voce di Dio stesso che, in Gesù, attraverso semplici e povere parole umane, si rivela all’umanità come Padre che ama, custodisce e fa crescere ogni suo ogni creatura, cara e preziosa ai suoi occhi. Questo è il cuore della missione di Gesù, venuto in mezzo a noi per annunciare l’Amore del Padre! Questa è la Buona Notizia che attraversa, come un filo rosso, ogni frase e ogni passo del Vangelo e che, realmente, può cambiare la nostra vita!

Un Padre che parla al cuore di ognuno dei suoi figli

Quando ci accostiamo alla Parola di Dio dobbiamo essere consapevoli che è Dio stesso a parlare in modo personalissimo al cuore di ciascuno, sfiorando le fibre più intime della nostra interiorità. È Lui che comunicandosi a noi, ci invita personalmente ad entrare nella sua intimità e a conoscere i suoi pensieri, i suoi sentimenti, i suoi desideri, le sue preferenze e tutto ciò che abita il suo cuore. Ogni parola del Vangelo o della Sacra Scrittura, proclamata comunitariamente o pregata nel silenzio della propria interiorità, ha in sé la potenza dello Spirito e, perciò, può convertire e rendere “bella” la nostra vita:

Come, infatti, la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata (Is.55,10-11).

La Parola di Dio, quindi, va accolta “non quale parola di uomini, ma, come è veramente, quale Parola di Dio, che opera in voi che credete” (1Tes 2,13). Ogni volta che, nello Spirito, ci apriamo all’ascolto docile della Parola di Dio, qualcosa di grande accade nel nostro intimo: come ai piccoli, ai semplici e ai poveri del Vangelo, anche a noi il Padre rivela i segreti del suo Regno, rendendoci partecipi della sua vita e della sua comunione.