#Voltidisperanza: presentati a Roma gli instant book di don Luigi Ginami. Monsignor Viganò: «Spezziamo il circolo vizioso delle brutte notizie»

“Per spezzare il circolo vizioso delle cattive notizie – come ci ha chiesto Papa Francesco nel Messaggio per la 51ª Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali – non serve raccontare delle buone notizie ma serve piuttosto cambiare le narrative, le modalità di racconto nelle situazioni del mondo che sono sempre fatte di luci e di ombre, di grazia e di peccato, di violenza e di tenerezza”. Lo ha affermato ieri sera monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione (SpC) della Santa Sede, intervenendo alla presentazione della collana “#VoltiDiSperanza” dell’associazione “Amici di Santina Zucchinelli”. Secondo Viganò i volumi della collana seguono questa logica, perché “raccontano storie di persone che hanno vissuto situazioni drammatiche e di ferocia ma vengono raccontate attraverso una trama che va a comporre l’orizzonte di un possibile perdono, di una possibile comprensione”. I libri sono scritti da don Luigi Ginami, addetto di segreteria della Prima sezione delle Segreteria di Stato Vaticano e figlio di Santina Zucchinelli nel cui nome è stata creata la Fondazione Santina. Richiamando l’esperienza e l’attività di don Ginami in diverse parti del mondo più povere e sofferenti, mons. Viganò ha scherzosamente notato come “in Curia a Roma ci sono preti che vogliono bene al Signore, che sentono la forza di una testimonianza, che sanno compiere gesti di consolazione e di bene”. Commentando in particolare l’instant book “Joe”, di cui ha curato la prefazione, il prefetto ha sottolineato che “i tratti caratteristici della testimonianza sono la discrezione e il silenzio”. Ma serve “uno sguardo puro che sappia trovare questi segni di testimonianza”. Viganò ha poi richiamato il “tema dell’ecumenismo, che Papa Francesco sta mettendo particolarmente al centro”. Il prefetto ha proseguito osservando che “perché la fede diventi concretezza dobbiamo avere molto a cuore la storia, la memoria, anche quella del futuro”. E che, riferendosi all’esperienza di Nicodemo, “è necessario rinascere una seconda volta. Rinascere dall’alto per vedere al modo di Dio le vicende del mondo”.
“A breve inaugureremo due opere di luce: la prima è nello Stato del Guerrero, in Messico, dove stiamo realizzando un ospizio per anziani che inaugureremo a novembre; la seconda bella iniziativa che stiamo portando avanti è quella di un pozzo d’acqua in Iraq”. Lo ha annunciato ieri sera mons. Luigi Ginami, sacerdote bergamasco, concludendo la presentazione degli instant book da lui scritti per la collana “#VoltiDiSperanza” dell’associazione “Amici di Santina Zucchinelli”. Ginami è il figlio di Santina Zucchinelli a cui è dedicata anche la Fondazione Santina. “L’ospizio per anziani – ha spiegato il sacerdote – verrà dedicato non solo alla Fondazione ma anche all’amico Maurizio Zancanaro, che tanto ci ha dato e continua a fare per noi”. Don Ginami ha anche comunicato l’uscita, a breve, del nono volume della collana “#VoltiDiSperanza” che sarà intitolato “Juana” e presenterà la storia della donna che vive sull’altopiano del Perù. Al centro del volume il tema del “maltrattamento della donna nell’America Latina”. I precedenti volumi si intitolano “Hazar”, “Gaby”, “Kelvin”, “Santiago”, “Dominic”, “Janet”, “Joe” e “Nasren”. Il sacerdote ha anche raccontato alcuni episodi dei suoi viaggi in diverse parti del mondo, dall’Iraq al Messico, dal Perù al Kenya. E della confessione pubblica de “El Viejo Paco”, pluriomicida e capo di un’organizzazione criminale, ora detenuto a Challapalca, nel Perù. O quella di Gaby, la cui figlia Erika Liseth è stata massacrata e fatta a pezzi. “Di fronte all’assassina, questa donna chiede: ‘Perché l’hai fatto?’. E quella risponde: ‘Non sono stata io’”. Al che Gaby ha dato “una lenta, dolce e lunga carezza” e se n’è andata. “Chi di noi avrebbe il coraggio di perdonare chi gli ammazza la propria figlia?”, ha chiesto il sacerdote.