Digital detox, difendersi dalle distrazioni digitali: “Nel silenzio si ritrova la saggezza interiore”

“Focus & produttività per il manager nell’era delle distrazioni digitali” è il sottotitolo del volume “Digital Detox” (Ulrico Hoepli Editore 2017, pp. 152, 19,90 euro) di Alessio Carciofi nel quale l’autore, dal 2009 consulente di marketing digitale, riconosciuto nel campo della formazione e accreditato in università, master ed eventi come speaker ed esperto di riferimento, in sei capitoli insegna al lettore come si combatte l’eccesso di “digital”.

Nel volume dedicato “A me e l’altro da me”, Carciofi elabora la prima metodologia sulle distrazioni digitali, cioè «come ritrovare l’equilibrio ma soprattutto il focus e la produttività nell’era delle distrazioni digitali». Se è vero, come sostiene Alessio, che «il digitale migliora la vita», ma «il digitale non è la vita…», come ritrovare il giusto rapporto con le tecnologie di cui disponiamo senza diventarne schiavi? Carciofi, esperto di comunicazione digitale, il quale dal 2016 crea percorsi di work-life balance aziendale, in queste pagine, illustra alcune regole basi «per trovare la giusta misura del tempo».

“Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta”, sosteneva il Premio Nobel per la Letteratura 1982 Gabriel García Márquez. Un tempo la vita segreta era ben protetta dal lucchetto del nostro diario, oggi si trova all’interno di uno smartphone che sta diventando la scatola nera della nostra esistenza. «Il digitale negli ultimi dieci anni, cioè da quando è nato lo smartphone, ha eroso i confini tra vita personale e lavorativa, diventando un’estensione della mano» sostiene Carciofi, occorre dunque «riacquisire una nuova consapevolezza, quella dei giusti comportamenti». Fateci caso, le tecnologie digitali influenzano la nostra vita più di qualsiasi altra innovazione del passato. Non è più la sveglia a destarci ma lo smartphone, con cui inviamo messaggi, email, registriamo appuntamenti, leggiamo i giornali, guardiamo video, ascoltiamo musica, facciamo e condividiamo foto.

Una ricerca di IDC Research condotta su un campione americano di individui tra i 18-44 anni di età, afferma che l’80% delle persone appena sveglie controlla il proprio smartphone. Quattro su cinque controllano i loro telefoni entro i primi 15 minuti dal risveglio. In Italia il Rapporto Coop 2016, che ha ripreso una ricerca Deloitte, attesta che il 70% si sveglia controllando lo smartphone, mentre il 63% si appresta a controllarlo prima di addormentarsi. Una vera e propria schiavitù. L’Italia è la regina della dipendenza: i dati della ricerca Digital nel 2016 di We Are Social dimostrano che la penetrazione di Internet in Italia è del 63%, pari a circa 38 milioni di persone connesse. Il social network più diffuso nel nostro Paese è Facebook: si calcola che siano 28 milioni gli italiani che vi accedono, 25 milioni, invece, quelli che utilizzano WhatsApp. Per il Rapporto Coop 2016, incredibile ma vero, lo smartphone è il vero compagno di vita (15 milioni venduti nel 2016, più 16%) nell’uso/abuso. WhatsApp e le amate/odiate spunte blu, chi non le conosce? WhatsApp, lanciata nel 2009 e acquisita da Facebook nel 2014, ha oltre un miliardo di utenti attivi al mese,. ogni giorno sulla chat viaggiano 42 miliardi di messaggi, 250 milioni di video, oltre un miliardo e mezzo di foto e ha cambiato la storia della comunicazione free. Le spunte grigie e blu, le mille emoticon, la scritta “sta scrivendo”, sono diventati con il tempo compagni inseparabili per un’infinita schiera di utenti che hanno creato una dipendenza quasi ossessiva. Come uscire da questa pericolosa “empasse”?

La mente iperattiva di Alessio Carciofi, giovane volitivo e intraprendente che organizza viaggi “Digital Detox” «per aumentare focus, energia e vitalità di persone e aziende», ha ideato la metodologia Digital Felix, creando percorsi formativi e strategie di work-life balance aziendale.   «Digital Felix è la metodologia che consente di aiutare le persone a vivere il digitale nella giusta misura migliorando l’armonia della vita del singolo e della collettività. Il concetto di armonia e giusta misura ruota intorno al focus, ovvero all’attenzione e all’energia che impieghiamo nello svolgere il “compito” della vita. Possiamo definirlo come il metodo di incremento della produttività, ideato specificamente per manager, imprenditori, consulenti e knowledge worker, per aiutarli a trovare il focus su progetti, idee e persone che contano veramente, gestendo al meglio le distrazioni digitali». Il futuro appartiene a chi sarà in grado di accedere con la giusta energia al focus e per fare questo dovremo accedere all’“intimo” e toglierci temporaneamente dal rumore. Il segreto è «collegarci al silenzio: è lì che risiede la saggezza interiore, l’intuito, la creatività».