Venezia 74: una mostra tra passato, presente e futuro. Quattro italiani in concorso

VENEZIA 74. Si accendono i riflettori su sulla 74ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia (30 agosto – 9 settembre). Al Cinema Moderno di Roma è stato presentato il cartellone dell’edizione 2017 del Festival: il presidente della Biennale, Paolo Baratta, e il direttore artistico del Festival, Alberto Barbera, hanno sottolineato come la Mostra sia avamposto culturale ma anche spazio di sperimentazione. “Continuiamo ad essere punto di riferimento per opere non destinate a clamorosi successi di botteghino ma che rappresentano momenti artistici e poetici degni di attenzione”, ha affermato il presidente Baratta. “I film che proponiamo – ha rimarcato il direttore Barbera – sono in certo qual modo la percezione del futuro, l’indicazione di una o (meglio) più vie che si aprono sul domani, testimoniano una rincorsa in avanti, scrutano l’orizzonte per avvistare un dopo”.

 

IN LIZZA PER IL LEONE D’ORO

Sono 21 i film che sono stati selezionali per il Concorso internazionale della Mostra, pronti a contendersi il Leone d’oro. Inaugurerà il Festival, il prossimo 30 agosto, Alexander Payne con “Downsizing” interpretato da Matt Damon e Kristen Wiig.
Tra gli autori internazionali, troviamo molte conferme e alcuni esordi al Lido: Ai Weiwei, Darren Aronofsky, George Clooney, Guillermo del Toro, Ziad Doueri, Robert Guédiguian, Andrew Haigh, Abtellatif Kechiche, Koreeda Hirokazu, Xavier Legrand, Samuel Maoz, Martin McDonagh, Vivian Qu, Paul Schrader, Warwick Thornton e Frederick Wiseman.
In Concorso troviamo anche quattro registi italiani: Paolo Virzì con “The Leisure Seeker” – il film è interpretato dai divi hollywoodiani Helen Mirren e Donald Sutherland –, i Manetti Bros. con il musical partenopeo “Ammore e malavita”, Andrea Pallaoro con “Hannah”, attrice unica Charlotte Rampling, e Sebastiano Riso con “Una famiglia”, che vede protagonista Micaela Ramazzotti.

 

LA PATTUGLIA ITALIANA NELLE ALTRE SEZIONI

Non mancano registi e film italiani nelle altre sezioni del Festival, oltre al Concorso. In Orizzonti troviamo infatti Susanna Nicchiarelli con “Nico”, cui è stata affidata l’onere-onore dell’apertura della sezione. Oltre a lei ci sono poi: Edoardo Winspeare con il film regionale (è ambientato in Salento) “La vita in comune”, Alessandro Rak con l’animazione “Gatta Cenerentola” e l’esordiente Cosimo Gomez con “Brutti e cattivi”.
Fuori Concorso, Silvio Soldini con il film “Il colore nascosto delle cose”, Francesco Patierno con “Diva”, originale ritratto di Valentina Cortese con l’aiuto di otto interpreti. Ancora, Gianni Amelio porta a Venezia il dramma del terremoto di Amatrice e delle zone adiacenti con il cortometraggio “Casa d’altri”. Sempre Fuori Concorso Antonietta De Lillo (“Il signor Rotpeter“) e Giovanni Totaro (“Happy Winter“).
Nella sezione Cinema nel Giardino, i registi nazionali sono: Dario Albertini (“Manuel“), Rä Di Martino (“Controfigura“) e Bruno Oliviero (“Nato a Casal di Principe“). In Venezia Classici, troviamo i documentari: “Evviva Giuseppe” di Stefano Consiglio, “La lucida follia di Marco Ferrari” di Selma Jean Dell’Olio e “La voce di Fantozzi” di Mario Sesti.

 

I DIVI PIU’ ATTESI

Tanti i divi che sbarcheranno al Lido per Venezia 74. Le più attese, come sempre, sono soprattutto le star hollywoodiane: Jane Fonda e Robert Redford riceveranno il Leone d’oro alla carriera e presenteranno anche il film “Our Souls at Night” di Ritesh Batra, regista indiano noto per “Lunchbox”. Tornerà nuovamente George Clooney, accompagnato da Matt Damon – che sarà sul red carpet anche per il film di apertura diretto da Alexander Payne – e Julianne Moore.
Sarà sicuramente una passerella assediata dai giovani quella di Jennifer Lawrence, celebre protagonista di “Hunger Games”, che a Venezia74 sarà con il film “Mother!” di Darren Aronofsky.
Affollatissimo anche il red carpet di “Loving Pablo” con la coppia da Oscar del cinema spagnolo Javier Bardem e Penelope Cruz. Ci saranno inoltre Frances McDormand, Ethan Hawke e Judy Dench.

 

LE GIURIE

La Giuria internazionale di Venezia 74 sarà presieduta dall’attrice hollywoodiana Annette Bening e con lei: Jasmine Trinca, Ildikó Enyedi, Michel Franco, Rebecca Hall, Anna Mouglalis, David Stratton, Edgar Wright e Yonfan.
Guiderà la Giuria di Orizzonti Gianni Amelio, mentre la Sezione Opera Prima “Luigi De Laurentiis” sarà giudicata da Benoit Jacquot (Presidente); tra i membri l’italiana Greta Scarano. Venezia Classici sarà presieduta da Giuseppe Piccioni e La Giuria Venice Virtual Reality da John Landis. “Padrino” della 74a Mostra l’attore Alessandro Borghi.
Tra i premi collaterali della Mostra, da sottolineare la presenza della Giuria internazionale cattolica Signis (Organizzazione mondiale cattolica per le comunicazioni) e della Giuria Interfilm (Organizzazione internazionale cinema protestante).

 

LA SCOMMESSA SULL’INNOVAZIONE

Tra le novità di Venezia74 c’è la sezione dedicata alla Realtà Virtuale con un concorso di 22 titoli. La nuova sezione verrà proposta nell’isola del Lazzaretto Vecchio, area abbandonata recuperata dalla Biennale.
Spazio alle serie televisive, dopo l’anteprima di “The Young Pope” nel 2016. Il colosso online Netflix porta al Lido “Suburra. La serie” diretta da Michele Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi, che segna la prima collaborazione Rai-Netflix, ma anche la miniserie “Wormwood” di Errol Morris.

 

IL PREMIO “ROBERT BRESSON” A GIANNI AMELIO

Sarà consegnato domenica 3 settembre il Premio “Robert Bresson” 2017 a Gianni Amelio. Il riconoscimento della Fondazione Ente dello Spettacolo e dalla Rivista del Cinematografo viene assegnato al regista con il patrocinio della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede e del Pontificio Consiglio della Cultura della Santa Sede.
Il presidente mons. Davide Milani, ricordando il programma di ricco di proposte culturali della Fondazione Ente dello Spettacolo, nello stand all’interno dell’Hotel Excelsior (Sala Tropicana 1), ha sottolineato come alla Mostra di Venezia “il cinema italiano torni protagonista e si presenti come una bella scommessa per le diverse generazioni di autori rappresentate”.

(*) Commissione nazionale valutazione film Cei