A spasso per l’Europa in treno: gli ultimi giorni in Croazia e un diario pieno di ricordi

Preparare le valigie è un gesto che può essere associato sia alla partenza che al ritorno. È un’azione importante, ma durante l’interrail sembra quasi perdere significato. Spostandosi da una città all’altra, rifare le valigie era diventato sinonimo di una nuova avventura pronta a esser vissuta ed è stato così fino all’ultima tappa ovvero la Croazia. Dopo aver visitato l’incantevole Zagabria, una capitale a misura d’uomo, ci siamo diretti verso la costa per goderci il mare. Kastel Stari e Spalato sono stati la nostra casa per gli ultimi quattro giorni di un viaggio difficile da raccontare. Mentre preparavo la valigia per tornare in Italia, pensavo ai ringraziamenti che dovrei fare e come far in modo che non si trasformino in una lista della spesa, non solo per il fitto elenco, ma anche per alcuni punti dedicati alle bibite più strane della penisola balcanica e al lavaggio a base di candeggina. Rendersi conto che il viaggio tanto desiderato è giunto al termine fa avanzare prepotentemente la nostalgia. Sembra ieri quando il programma dell’interrail era abbozzato su un cartone della pizza e l’immaginazione regnava incontrastata, mentre ora è già tutto un ricordo. Gli inevitabili ritardi dei treni, le partite a carte, i piatti tipici dalle porzioni abbondanti, gli incontri con i nostri compagni d’avventura, le sorprese nascoste nei meandri delle città, le cartoline, le fotografie: tutto raccolto nel nostro diario di bordo che, però, ha ancora molte pagine bianche. Viaggi come questi sono il mio habitat, vivrei costantemente con lo zaino in spalla, ma se tutto ciò è stato possibile lo devo ai miei compagni di viaggio. Grazie Davide, Alesja, Francesco, Federica e Andrea per aver avuto la giusta follia da buttarsi in questa esperienza e per ogni momento vissuto con voi. Sappiamo che, una volta disfata la valigia, la nostra mente sarà già al prossimo viaggio, ma il nostro cuore starà fermo ancora un po’ per godersi i ricordi di questo interrail. Per combattere la nostalgia penso sempre alle parole di Jack Kerouac.
“Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare” e anche le nostre valigie avranno la stessa sorte, forse per un nuovo interrail, un giro in macchina o per partire alla scoperta di un paese dall’altra parte del mondo, “ma non importava, la strada è la vita”.