Pagazzano: la catechesi per i bambini di prima elementare è un cammino che coinvolge tutta la famiglia

Genitori e bambini insieme, per incominciare la catechesi «con una marcia in più». Da quest’anno anche a Pagazzano, parrocchia di circa duemila abitanti, la catechesi per i bambini del primo anno della scuola primaria si svolge con una formula particolare, che coinvolge direttamente le famiglie.
«È un modo – spiega il parroco don Giuseppe Delprato – per valorizzare il ruolo dei genitori nell’educazione cristiana. Da quando con il battesimo viene consegnato il primo catechismo fino all’ingresso a scuola spesso c’è un vuoto. Accade che le famiglie giovani si allontanino dalla comunità, prese dal lavoro, dalla famiglia, dall’impegno che richiede la cura di un bambino piccolo. L’inizio della catechesi diventa quindi anche per loro un’occasione per riprendere un cammino di fede».
È un impegno molto «leggero»: quattro incontri che si svolgono lungo l’anno, da ottobre ad aprile, una volta ogni due mesi, l’ultimo di un’intera giornata. I bambini, con la guida di due catechiste, svolgono attività e giochi pensati apposta per loro. I genitori, nel frattempo, seguono un percorso di formazione con il parroco e un altro catechista, con l’intento di offrire loro alcuni spunti per proseguire l’educazione cristiana dei figli tra le mura domestiche e nella vita quotidiana. «La proposta – sottolinea don Giuseppe – è stata accolta da tutti in modo molto positivo, a partire dai catechisti e dal consiglio pastorale parrocchiale. I bambini iscritti quest’anno sono una ventina. La catechesi svolta in questo modo diventa uno stimolo per tutti a sentirsi parte attiva della comunità cristiana».
Per il primo anno della scuola primaria non viene quindi proposto il tradizionale appuntamento di catechesi settimanale per i ragazzi: “Il vantaggio – sottolinea don Giuseppe – è di sensibilizzare le famiglie e condividere la responsabilità dell’educazione cristiana. E’ una nuova avventura, la stiamo avviando con entusiasmo e con buone aspettative”.
È importante trovare strade nuove per far sentire le famiglie parte della comunità: «Anche negli anni in cui ho svolto la mia attività pastorale come curato d’oratorio – osserva don Giuseppe – ho sempre notato una grande fatica nel coinvolgere i genitori. Molti di loro non partecipano alla Messa. Quest’anno quindi abbiamo studiato un’altra piccola iniziativa nella nostra comunità: prima dell’inizio degli incontri di catechesi oppure alla fine inviteremo le famiglie a trascorrere insieme un quarto d’ora in chiesa, proponendo ai ragazzi stessi di raccontare in breve i contenuti più importanti dell’incontro della giornata. Siamo convinti che i genitori siano interessati e seguano i figli da vicino, a volte però non fa male uno stimolo in più per sentirsi accolti e vicini alla comunità».
La parrocchia di Pagazzano è piccola: «La partecipazione alla catechesi – aggiunge don Giuseppe – è buona, anche se sono passati i tempi in cui tutti si iscrivevano spontaneamente, ora bisogna provare a raggiungerle promuovendo iniziative diverse, dalle feste ai giochi alle gite. Il lavoro dei catechisti è molto prezioso: spesso sono mamme o giovani universitari. Il loro compito è delicato e non sempre facile, perché devono anche contenere la vivacità dei ragazzi: la catechesi non trasmette soltanto i fondamenti della fede, ma trasmette anche uno stile e un sistema di valori, quelli del Vangelo, che si traducono in comportamenti di vita quotidiana e in un bel modo di stare insieme».