La scuola di gomme e i bambini beduini in Terra Santa: incontro con Jeremy Milgrom ad Ambivere

Chi demolisce una scuola, demolisce il futuro. Lo sanno bene, purtroppo, i bambini beduini dei villaggi stanziati nel cosiddetto “Corridoio E1”, la striscia di terra che collega Gerico e Gerusalemme nei Territori Occupati Palestinesi. Perché le loro scuole sono costantemente minacciate dagli ordini di demolizione emessi dal governo israeliano, impedendo l’applicazione di un diritto importantissimo: il diritto all’istruzione.
Il rabbino Jeremy Milgrom, ospite domani sera ad Ambivere, racconterà la quotidianità delle scuole e dei villaggi beduini, mostrando cosa significa resistere in modo non violento per salvare un diritto inviolabile. Dialogheranno con lui Annibale Rossi, della ONG milanese «Vento di Terra», e don Emanuele Personeni, dell’associazione bergamasca «La Tenda di Amal», di recente formazione, che accoglie in sé i gruppi del territorio che operano per sensibilizzare sulla questione israelo-palestinese: il gruppo Iabbok, Kairos di Cenate Sotto, Terra-Santa di Longuelo e il gruppo Terra di Sichem.
Il rabbino Jeremy Milgrom, cittadino statunitense, si è distinto per il suo impegno per la giustizia e la pace in Medio Oriente. Nel 1998 è stato un membro fondatore del movimento «Rabbini per i Diritti Umani», e ha fondato l’associazione «Religiosi per la Pace». Esperto di resistenza non violenta, è un relatore apprezzato e un promotore di una risoluzione non violenta del conflitto in Medio Oriente.
Milgrom prenderà in esame la delicata situazione dei beduini stanziati nell’area tra Gerusalemme Est e Gerico, nell’Area C. una zona significativamente colpita dall’espansione delle colonie israeliane e dal muro di separazione, che circondano la regione desertica isolando i villaggi beduini. Proprio qui, nel 2009, Vento di Terra ha costruito una scuola primaria nel villaggio di Khan Al Ahmar, permettendo a 200 bambini beduini di accedere all’istruzione. E’ chiamata “la scuola di gomme”, perché per costruirla sono stati impiegati materiali di riciclo tra cui 2000 pneumatici, per dare vita a una struttura stabile ma senza fondamenta, in modo da aggirare la proibizione da parte di Israele di realizzare nuove costruzioni in muratura nell’Area C. La struttura purtroppo vive nella precarietà e nell’insicurezza, sottoposta a ordini di demolizione da parte di Israele e soggetta agli attacchi dei vicini coloni: i beduini però non si sono ancora arresi e oggi la scuola è un simbolo del diritto all’istruzione.
Anche La tenda di Amal si prende cura dei villaggi beduini dell’area, con il progetto di raccolta fondi “Tutti a Scuola in Terra Santa”. Iniziato nel 2013, il piano ha permesso di sostenere 11 scuole dei villaggi della comunità beduina Jahalin, aiutando le persone e gli insegnanti che si prendono cura dei bambini. In totale sono coinvolti 120 bambini, ma come sottolinea l’associazione, non soltanto loro beneficeranno dell’iniziativa, bensì tutta la comunità beduina, perché i bambini istruiti getteranno le basi per un futuro diverso. Forse quei bambini ancora non comprendono il vero significato dell’espressione “diritto all’istruzione”, ma nel profondo sanno che è qualcosa di prezioso, per cui vale la pena lottare e resistere.
Appuntamento a domani, ore 20:30, presso il Centro Socio Culturale di Ambivere. Per informazioni si può consultare il sito www.latendadiamal.org oppure www.ventoditerra.org.