Dalla favola contemporanea dell’orso Paddington ai duelli Borg-McEnroe. Le novità sul grande schermo

Calato il sipario sulla 12ª edizione della Festa del Cinema di Roma e sulla sezione educational Alice nella Città, ecco arrivare nelle sale alcuni titoli di indubbio richiamo. Anzitutto il film per famiglie “Paddington 2” di Paul King, sull’orsetto nato dalla penna di Michael Bond. Si tratta di una commedia dai richiami natalizi, con atmosfere colorate e avvolgenti. Protagonista è sempre l’orsetto Paddington chiamato a una nuova avventura con la sua famiglia, ovvero recuperare un prezioso libro pop-up da regalare alla centenaria zia Lucy. Il cinema inglese gioca su una figura molto amata, coinvolgendo un cast di interpreti britannici di primo piano: Sally Hawkins, Hugh Bonneville, Julie Walters e Hugh Grant. Un’opera che soddisferà di certo i più piccoli con famiglie, ma non dispiacerà anche agli appassionati di favole contemporanee.
Sempre alla Festa di Roma la Commissione nazionale valutazione film della Cei insieme al Sir ha visto in anteprima “Borg McEnroe” di Janus Metz sulla rivalità nel mondo del tennis tra due celebri campioni anni ‘70-‘80, John McEnroe (Shia LaBeouf) e Björn Borg (Sverrir Gudnason). Il film sembra richiamare lo schema narrativo attuato da Ron Howard in “Rush”, l’incontro-scontro tra Niki Lauda e James Hunt. Per gli amanti del tennis – cui il cinema ha dedicato poca attenzione – sarà una proposta estremamente gradita. Ancora, a Roma sono passati anche due film italiani, ovvero “Una questione privata” di Paolo e Vittorio Taviani, ispirato al romanzo omonimo di Beppe Fenoglio, e “The Place” di Paolo Genovese, dopo il successo clamoroso di “Perfetti sconosciuti”. Il primo è un triangolo amoroso sullo sfondo della Seconda guerra mondiale, con una costruzione narrativa suggestiva ma uno svolgimento un po’ faticoso; il secondo è una commedia corale che punta sulla valorizzazione di tanti interpreti del cinema nazionale tra cui: Mastandrea, Giallini, Rohrwacher, Borghi, Ferilli, Lazzarini.
Arriva invece dalla Palma d’oro del 70° Festival di Cannes “The Square” di Ruben Östlund, con Elisabeth Moss. Un racconto ambientato nel mondo dell’arte contemporanea, denso di suggestioni, ironia nonché isteria. Dopo “Forza Maggiore” (2014), Östlund conferma l’indubbio talento anche se il suo cinema non si rivolge a tutti.
In ultimo, è ispirato al romanzo “Mia cugina Rachele” di Daphne du Maurier – l’autrice anche di “Rebecca la prima moglie” – il film “Rachel” di Roger Michell, noto al grande pubblico per “Notting Hill”. Giocato tra dramma, film di tensione e storia romantica, “Rachel” poggia su due bravi interpreti, il Premio Oscar Rachel Weisz e la star del cinema inglese Sam Claflin (“Hunger Games”).

(*) Commissione nazionale valutazione film Cei (*)