“Sulla soglia” all’Università di Bergamo con il vescovo e il rettore: “Un segno di cura e di attenzione delle istituzioni verso i giovani”

“L’incontro ‘Sulla Soglia’ di venerdì scorso nell’aula magna dell’Università, a Sant’Agostino, promosso da Fuci e Centro Universitario Sant’Andrea, è stato un segno di cura e attenzione delle realtà istituzionali verso i giovani. Realtà che ci mettono la faccia, in quel caso il volto del Vescovo e del Rettore per una cultura dell’incontro, del rispetto e dell’arricchimento reciproco”.

Non potrei scegliere parole migliori per iniziare a parlare di questo momento se non quelle appena usate da Enrico, studente di Lingue e Letterature Straniere all’Università di Bergamo e giovane della Fuci.

Il primo incontro di “Sulla Soglia” è stato questo: due realtà istituzionali che attraverso il volto dei loro rappresentanti, si sono messi in ascolto delle richieste dei giovani che ogni giorno incrociano, ma che purtroppo non hanno sempre occasione di incontrare.

“Ho apprezzato la carica simbolica di questo incontro.. specialmente nelle prime risposte ho trovato molta sincerità e voglia di mettersi in ascolto” mi dice Paolo anche lui della Fuci ma studente dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose.

Nel mio saluto iniziale ho ricordato il titolo della lettera pastorale di quest’anno “Un cuore che ascolta” e penso che in quest’occasione siamo stati capaci di essere comunità cristiane in ascolto dei giovani partendo dal loro cuore che racchiude: desideri, sogni, domande e preoccupazioni.

Un cuore che per un incontro è stato tenuto tra le mani dell’Università e della Chiesa, che si è reso protagonista e disponibile ad essere accolto.

Un cuore che nella sua riflessione il Rettore ha definito arricchito dalla creatività e vivacità che contaminano la città donandole ricchezza culturale e sociale, per questo Bergamo sarà nel futuro sempre più una città universitaria.

In realtà Bergamo lo è già, perché non solo è abitata, ma vissuta dagli studenti, gli stessi che in  hanno messo anche loro la faccia partecipando all’incontro e ci hanno donato la bella immagine di matricole che non vivono le aule universitarie come un esamificio, ma un luogo dove crescere non solo a livello professionale, ma anche umano attraverso la contaminazione dei saperi e l’amicizia.

Un tema che a noi della Fuci è molto caro ed è stato ripreso anche dal nostro Vescovo: davanti alla preoccupazione per il nostro futuro ci ha risposto che per far nascere la speranza bisogna darsi un senso e quel senso è spendersi per qualcun altro.

La Fuci è investita a pieno in questo compito, attraverso l’amicizia cerchiamo di rendere L’Università e la Chiesa vivace come il nostro cuore, formandoci partendo da quello che siamo ma confrontando il nostro pensiero con quello degli altri.

A volte è difficile che tutti i pezzi trovino la perfetta combinazione, ma quello a cui puntiamo non è essere una macchina perfetta, ma una che sebbene abbia tanti pezzi diversi tra loro è orientata su una strada comune verso un orizzonte di ricerca.

Questo incontro ci ha messo in moto e la prossima destinazione sarà “Sulla Soglia – Giovani e…Casa” alle 18 presso la Chiesa di Sant’Andrea in Via Porta Dipinta 39, con la Prof.ssa Laura Viganò, docente di etica  e  microfinanza, all’Università di Bergamo e Don Flavio Bruletti, assistente dei giovani di Azione Cattolica.