Famiglie, percorsi su misura: anche la coppia ha bisogno di manutenzione

Le famiglie sono i pilastri della vita di comunità. Ecco perché all’interno della parrocchia sono molte le possibilità per seguire percorsi di formazione, di incontro e di preghiera. Nel nostro viaggio a Nembro, in una domenica d’autunno, abbiamo avuto l’occasione di incontrare in particolare due esperienze, una di carattere formativo, l’altra invece concentrata su un percorso di spiritualità ma anche di scambio e di amicizia.

Anche la coppia ha bisogno di “manutenzione”

Quando si vive in una casa da un po’ di tempo a un certo punto si sente il bisogno di ridipingere le pareti, cambiare gli infissi, rifare i pavimenti: “Chissà perché – osserva don Giuseppe Belotti, prete, psicologo e formatore di grande esperienza – la gente pensa che nel matrimonio non sia necessario alcun tipo di manutenzione, che una relazione vada avanti da sé, senza doverci lavorare”. Gli incontri proposti a Nembro una volta al mese vanno invece proprio in questa direzione: “Lavoriamo sulla coppia e sulle sue esigenze” spiega don Giuseppe. Gli argomenti degli incontri nascono in parte dai temi proposti direttamente da lui, in parte dalle esigenze manifestate dai partecipanti.
“Parliamo di come si affronta una crisi – dice Tania Carnazzi, che affianca don Giuseppe come animatrice e moderatrice dei gruppi -, dei nemici della coppia, come il tradimento, e proviamo a individuare strade efficaci per affrontarli e superarli quando si presentano, poi affrontiamo tematiche legate all’educazione dei figli”. Fanno parte del gruppo coppie di età, esperienze, generazioni diverse: “Alcune – chiarisce Tania – sono soltanto all’inizio del loro percorso matrimoniale, altre sono più consolidate. C’è chi ha figli e chi no. Il corso cerca di affrontare le problematiche più comuni che possono nascere all’interno di un nucleo familiare e di offrire su di esse anche la prospettiva della fede, che può offrire un grande sostegno nel superare gli ostacoli”. Ci sono coppie che seguono questo percorso da anni e che arrivano anche da fuori diocesi. I partecipanti arrivano soprattutto grazie al passaparola.  Dopo la relazione iniziale di don Giuseppe le coppie si dividono in gruppi, ognuno guidato da un moderatore, in modo da offrire a tutti la possibilità di confrontarsi, fare domande, spiegarsi, anche se poi non è obbligatorio parlare. Si cerca di rielaborare e chiarire bene gli spunti offerti. Le persone si aprono e si confidano, nascono tra le coppie belle amicizie e da esse incontri informali che si aggiungono agli appuntamenti “formativi”. Ci si ritrova sempre la domenica pomeriggio, una volta al mese. Le coppie possono portare anche i bambini, che durante l’incontro vengono accuditi da alcune volontarie baby-sitter.
“Oggi la tendenza più diffusa – sottolinea don Belotti – è quella di provare, si vive per tentativi, senza avere certezza che una relazione, un impegno durino. Al primo ostacolo le unioni crollano perché mancano le attenzioni, le ristrutturazioni, la ritinteggiatura dei rapporti.  Il confronto che nasce durante questi incontri è molto ricco e costruttivo. Le coppie più esperte possono offrire riflessioni e strumenti alle più giovani. E’ davvero un’occasione per un’opera di manutenzione nella coppia. Cerchiamo di rileggere la vita dal punto di vista umano e spirituale. Senza questa dimensione le coppie faticano a guardare al futuro. Non ci si può reggere soltanto sulle cose materiali. Occuparsi della coppia vuol dire preoccuparsi della genitorialità, vuol dire mettere i mattoni per costruire il futuro”. Don Giuseppe dedica sempre del tempo anche all’ascolto individuale: “Nel caso poi occorrano una consulenza più approfondita e un sostegno professionale invio le coppie al Conventino dove possono trovare psicologi e psicoterapeuti specializzati nei problemi della coppia e della famiglia”.

La lectio divina vissuta in famiglia

Una grande tavola apparecchiata, un ricco buffet di piatti cucinati in casa, tanti bambini che corrono, risate, chiacchiere e scherzi. Il gruppo di preghiera delle famiglie di Nembro si presenta così: affiatato, un po’ chiassoso, allegro, accogliente, durante un pranzo semplice allestito in una sala dell’oratorio. Un’immagine che già sovverte gli stereotipi che parole come “lectio divina” fanno venire in mente. Sono laici impegnati in parrocchia, genitori, catechisti, animatori della corale, membri del gruppo missionario e di altre realtà comunitarie che si ritrovano per pregare e ascoltare la Parola di Dio. «Ci conoscevamo già da tanto tempo – spiega Sabrina Valoti, insegnante – tutti siamo coinvolti, a vario titolo, nelle attività della comunità. A un certo punto abbiamo aderito alla proposta di organizzare un’esperienza di preghiera nelle case, un po’ diversa dalla tradizionale catechesi. Ci davamo appuntamento una volta alla settimana, per quattro o cinque incontri, nel periodo che va da Natale alla Quaresima». A quel primo ciclo di incontri ne sono seguiti altri: «Ci siamo sentiti particolarmente coinvolti da queste attività – osserva Claudia Nicoli -, si è creato un gruppo affiatato, perciò abbiamo deciso di continuare con la “lectio divina”: lettura, preghiera, riflessione sulla Parola di Dio. Abbiamo tutti dei bambini, da uno a quattordici anni, e ci siamo organizzati per coinvolgere anche loro, con le forze della parrocchia. Abbiamo chiesto infatti l’aiuto del gruppo degli animatori dell’oratorio, che svolgono alcune attività come il babysitting per raccogliere fondi per organizzare iniziative, feste, spettacoli teatrali. Così i piccoli possono giocare o partecipare a laboratori adatti a loro mentre noi siamo impegnati. Ma nel programma della serata comprendiamo sempre un momento di preghiera comune nella cappella dell’oratorio al quale partecipano anche i piccoli: breve e con un linguaggio adeguato, per aiutarli ad esercitare la capacità di ascolto della parola. Una specie di allenamento per la Messa domenicale». A questi incontri si alternano attività informali come gite, camminate e cene, e tutte contribuiscono a “creare comunità”. A fare da guida è Manuel Rossi, insegnante di religione, «con un approccio interessante e originale ai testi sacri». Negli incontri, però, tutti hanno una parte attiva e offrono a turno osservazioni, riflessioni e approfondimenti. Il gruppo è «flessibile» e aperto a tutti. Si possono trovare informazioni sul sito della parrocchia www.oratorionembro.org.

Foto di Gianvittorio Frau