Davanti al presepe con i bambini: in una giornata tutta di corsa basta un attimo per ritrovare la poesia del Natale

Lo ammetto, quest’anno sono arrivata in rincorsa. Dicembre è stato un mese davvero pienissimo d’impegni e quasi non mi sono accorta che…beh, che è Natale. Ci hanno pensato i miei figli, a ricordarmelo. “Mamma, ma non lo facciamo l’albero?! E il presepe?!”. Certo, avete ragione. Andiamo in cantina, prendiamo gli scatoloni, iniziamo l’impresa.

Sì, perché non è cosa di poco conto addobbare un albero con due bambini alle calcagna che hanno sempre qualcosa di ridire e un cane pronto a disfare in un attimo il lavoro di ore. “Posso attaccarci anche le caramelle? Ma le lucine così non si vedono! La stella in alto voglio metterla io”. Va bene va bene, già che ci siamo all’albero ci appendo pure i vostri disegni. Pronti, accendiamo?! Et voilà, capolavoro.

Sì, ma manca ancora il presepe, ben più complesso. Perché qui c’è da mettere in campo il muschio, il cotone per la neve, statuine, pecorelle, e chi più ne ha più ne metta. Tutti d’accordo che la stalla la mettiamo qui a destra?! Ok, ma il bue dov’è finito? Ah, se l’è mangiato il cane. O cavoli. Alice già inizia a piangere ma il colpo di genio arriva quando meno te l’aspetti…dai dai, disegniamolo su un cartoncino. Un’altra mezz’ora se ne va a cercare di abbozzare un animale che in qualche modo ricordi il bue (difficilissimo per una come me che a stento sa delineare le figure umane), ma alla fine il risultato soddisfa. “Ma no mamma, Gesù bambino non si mette, non è ancora nato”. Ah già, che bravi, sanno proprio tutto questi bimbi.

Ecco, è stato impegnativo ma alla fine anche per questo Natale abbiamo preparato tutto. E a mente lucida mi lascio finalmente travolgere dall’entusiasmo dei miei figli. Le lucine, gli addobbi, la magia. Per loro è davvero un momento fatato, ricco di emozioni e di sorprese, di mistero e di gioia. Quando ho perso la capacità di guardare le cose con occhi come i loro?! Sarà che sono sempre di corsa, sarà che a fine anno si arriva stanchi, sarà che…no, non ci sono scuse. Il Natale è bello, è fatto di coccole, di calore, di giornate passate in famiglia, di film che son sempre gli stessi e ogni anno li si riguarda volentieri, di pranzi ricchi da preparare il giorno prima. E’ poesia. E i bambini sono bravissimi a coglierla e a farla rivivere anche a una come me, che a volte la poesia la perde per strada, dietro un angolo, al primo stop.