Gli italiani sembrano, per la prima volta dopo anni, nuovamente ottimisti nei confronti del futuro. Buon segnale di inizio d’anno, per un’economia che comunque non sembra ancora uscita dalla crisi e soprattutto nei giorni del via ai saldi di inizio anno. Anche se in Europa c’è chi è molto più ottimista. A dare le prime indicazioni è stata la Coldiretti in occasione della prima prova sul mercato degli acquisti del 2018, con l’avvio dei saldi, sulla base dei dati Deloitte sulle previsioni del nuovo anno. Stando alle rilevazioni effettuate, dopo anni di un debole ottimismo pare che tra gli italiani in quasi sei casi su dieci (59%) pensino che la situazione economica del Paese sarà stabile o migliorerà nel 2018, una percentuale superiore dell’8% rispetto allo scorso anno.
I saldi iniziano quindi con il ritorno dopo anni di un debole ottimismo tra gli italiani che in quasi sei casi su dieci (59%) pensano che la situazione economica del Paese sarà stabile o migliorerà nel 2018, una percentuale superiore dell’8% rispetto allo scorso anno.
“L’atteggiamento positivo degli italiani – sottolinea la Coldiretti – si colloca leggermente al di sopra della media europea del 58% che è peraltro in miglioramento rispetto al 49% dello scorso anno”. Tra gli europei meno positivi – dice sempre la nota dell’organizzazione dei coltivatori diretti – ci sono i greci (29%), i belgi (48%) e gli inglesi (53%) impegnati nell’affrontare gli effetti della Brexit.
“Il maggiore ottimismo degli italiani – conclude la Coldiretti – si è già sentito nelle spese per le feste, che tra Natale e Capodanno, ha raggiunto i 12,9 miliardi di euro tra cibo, viaggi, divertimenti e regali”.
Il budget stimato secondo uno studio di Confesercenti con Swg sarà di 143 euro a testa e 331 a famiglia, e farà un acquisto quasi un italiano su due (il 47%). Meno ottimista il Codacons, secondo il quale il budget sarà al massimo di 168 euro a famiglia, il 7 per cento in meno dell’anno scorso.