Francesca, 26 anni: sogno di fare l’archeologa. Dalla Germania al Giappone, la mia casa è il mondo

Sul sito www.beyoungs.it ci sono già tante storie dei ragazzi che l’equipe del camper del progetto Young’s incontra nei suoi viaggi in giro per la provincia: approfondiscono tanti aspetti della vita quotidiana, dalle esperienze professionali al tempo libero, dai viaggi allo studio. Ne proponiamo una tra quelle pubblicate: parla di Francesca, 26 anni, ed è particolarmente attinente al tema scelto per questo primo approfondimento sul progetto, uscito: l’incontro tra studenti italiani e stranieri. Qui una ragazza italiana racconta come le è accaduto, negli ultimi anni, di diventare “cittadina del mondo”. Per approfondire vi invitiamo a leggere anche le pagine uscite il 4 gennaio su L’Eco di Bergamo.

Ho vissuto fino ai 19 anni in provincia di Bergamo. Per studiare Beni culturali archeologici, ho deciso, dopo il liceo, di trasferirmi a Torino. Benché tornassi ogni fine settimana, l’esperienza di vivere da sola mi ha cambiato moltissimo, rendendomi più indipendente e ͞coraggiosa͟. Il terzo anno di triennale ho passato un
anno a Lione, in Francia. Inizialmente è stato difficile per me abituarmi a vivere in un paese straniero, capendo poco la lingua e dovendo risolvere molti problemi burocratici. L’esperienza mi ha reso una persona diversa, e ho perso molte delle mie paure e idiosincrasie, tanto che ho deciso di trasferirmi per la mia
laurea magistrale in Germania. Così nel 2015 mi sono spostata nella piccola città di Cottbus, nel Brandeburgo, per studiare come si gestiscono i patrimoni dell’umanità UNESCO. Ho imparato a non giudicare, a rispettare le opinioni altrui e a capire le differenze culturali ed apprezzarle veramente. Nel 2016 ho trascorso sei mesi in Giappone, a Tsukuba. Lì ho scoperto un mondo nuovo, alieno, che ha sconvolto ogni prospettiva e aspettativa. Sono molto contenta di aver fatto questa scelta, anche se è stato molto difficile fare amicizia con le persone del posto, per via della barriera linguistica. Ho trovato comunque persone speciali che ancora frequento. A inizio 2017 sono stata in un posto meraviglioso, un paradiso sulla terra: la Tasmania. Insomma, tutte queste peregrinazioni hanno cambiato in meglio la mia personalità e la mia capacità di adattamento. Sono fortuna a poter dire che il mondo è la mia casa.