Si celebra il funerale di due ragazzi omosessuali. E la Repubblica titola “Se in chiesa entra l’amore”

Alex Ferrari e Luca Bortolaso, i due ragazzi deceduti per esalazioni di monossido di carbonio

“Se in Chiesa entra l’amore”. È il titolo di un articolo di Vito Mancuso pubblicato dalla Repubblica e inerente la celebrazione dei funerali in Chiesa congiunti di Alex Ferrari e Luca Bortolaso, coppia di giovani omosessuali morti tragicamente.

Anch’io avrei celebrato il funerale dei due ragazzi omosessuali

Sono sincero, non è un teologo che leggo frequentemente: ho letto questo articolo perché è stato condiviso sui social da un amico e mi ha colpito il titolo. Anzi, più che colpito direi infastidito. Trovo altamente problematico un titolo del genere, che peraltro introduce a un testo che in linea di massima mi trova concorde. Non intendo qui proporre una riflessione sull’omosessualità in rapporto alla Chiesa. Su questo, mi sento in linea con papa Francesco: non sono nessuno per giudicare, sia gli omosessuali che qualsiasi persona. Sulle questioni morali, lascio ai teologi dare indicazioni competenti a riguardo e ai miei superiori di indicarmi le linee pastorali. Personalmente, anche io avrei celebrato il funerale di questa coppia di giovani, pertanto apprezzo la scelta del parroco e del loro Vescovo diocesano.

Sicuramente ci sarà chi è pronto ad imbracciare il Diritto Canonico, canone 1184, sulla negazione delle esequie ecclesiastiche ad alcune categorie di persone (i cosiddetti “peccatori manifesti” i cui funerali costituirebbero scandalo per i fedeli: è l’articolo, ad esempio, per il quale non si è concessa la celebrazione dei funerali in Chiesa di Totò Riina): sono liberi di esprimere la loro opinione, io resto dell’idea che il Diritto Canonico deve essere letto alla luce del Vangelo, non viceversa.

Ma l’amore non è entrato nella Chiesa solo con quel funerale

Il mio problema è il titolo dell’articolo. “Se in Chiesa entra l’amore”. Mi viene spontanea una domanda: fino ad ora cosa c’è stato nella Chiesa? Il memoriale della passione, morte e Risurrezione di Cristo cosa è? I Sacramenti cosa sono? La carità, le opere di bene in generale, l’impegno di tanti, consacrati e laici, cos’è? Non è amore? Un titolo come questo mi inquieta, perché pare suggerire che in Chiesa sia entrato l’amore solo nel momento in cui si è concesso il funerale congiunto a una coppia omosessuale. Ribadisco, concordo sulla scelta di celebrare questo funerale: seppellire i morti è opera di misericordia, pertanto è giusto concedere le esequie ecclesiastiche ad Alex e Luca. Mi permetto, però, di indicare quello che, a mio parere, potrebbe essere un pericolo. È certamente vero che lo sguardo della Chiesa sull’omosessualità sta cambiando; gli studi, anche teologici, stanno lavorando molto sul tema, così come è altrettanto vero che troppe volte le coppie omosessuali sono state oggetto di comportamenti disumani e vergognosi, anche da parte di chi si è definito cattolico.

Tuttavia, un titolo come quello in questione sembra quasi lasciar intendere che l’amore omosessuale debba essere visto come la forma paradigmatica dell’amore stesso, come se l’amore tra un uomo e una donna fosse di serie B, pena una Chiesa nella quale l’amore non entra. No, l’amore è costitutivo della Chiesa, perché la Chiesa è di Dio, che ama tutti e ciascuno, senza distinzioni: sulle altre questioni, continuiamo la riflessione e il confronto civile, nel rispetto della dignità umana e alla luce del Vangelo.