Baglioni, applausi dalla critica e dal pubblico. Al Festival, alla fine, vince l’attualità

“Dedico la vittoria a mio figlio, che sta a casa: ciao Libero”. Sono le prime parole di Fabrizio Moro, subito dopo la vittoria al 68^ edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Non mi avete fatto niente” cantata in coppia con Ermal Meta. “Un’emozione indescrivibile”, aggiunge Ermal Meta che dedica la vittoria alla Mescal, la sua casa discografica “che ha creduto in me, quando nessun altro lo faceva”. Un brano dalla grande forza interpretativa, (il tema della canzone nasce dalla triste vicenda del Bataclan), con Moro e Meta protagonisti, prima sospesi dalla gara (il loro brano era stato accusato di essere troppo simile, in alcuni passaggi, a un altro brano presentato al Festival 2016). “Nessun senso di rivalsa, solo tanta felicità. Non abbiamo mai pensato ai pronostici, se lo avessimo fatto, saremmo entrati in ansia da prestazione” ha dichiarato Meta e Moro aggiunto: “Certo quello dell’Ariston è un palco che fa paura ma quando ci vai, pensi a fare quello che sai. Io ho cominciato a salire sul palco quando avevo sedici anni, ora ne ho quarantatré”.
Al secondo posto Lo Stato sociale con “Una vita in vacanza”, la canzone più allegra del Festival con il colpo di scena acrobatico di Paddy Jones, con ben 83 “primavere”, che si è aggiudicato il Premio della Sala stampa Radio-Tv-Web “Lucio Dalla” – Sezione Campioni, terza classificata Annalisa con “Il mondo prima di te”. Ron con il brano “Almeno Pensami” ha vinto il Premio della Critica intitolato a Mia Martini – Sezione Campioni. Le canzoni che parlano dell’attualità, della società, hanno, quindi, battuto quelle d’amore.
Claudio Baglioni ha aperto in giacca di raso rossa la serata finale di Sanremo e a Ultimo, il vincitore delle Nuove Proposte, è spettato l’onore di aprire la finalissima, con la sua canzone “Il ballo delle incertezze”. Il 68^ Festival di Sanremo ha segnato il trionfo personale di Claudio Baglioni, premiato dagli ascolti e pure dalla critica, che ha dichiarato: “È stata un’avventura interessante, appassionante, difficile e facile al tempo stesso. Il festival è andato bene, oggettivamente, anche se era partito un po’ storto, specie il mio farfallino la prima sera, che ha fatto più scalpore della farfallina di Belen, anche se in posizioni diverse della persona”. Sempre bravissimi e all’altezza di qualsiasi situazione i suoi compagni di viaggio Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino. I momenti da ricordare di questa serata sono stati sicuramente l’esibizione di Laura Pausini, l’incursione telefonica di Fiorello mentre sul palco vi sono Laura Pausini e Claudio Baglioni: “Claudio sei perfetto, Laura sei perfetta. Complimenti per il successo del Festival. Mi viene da pensare a chi condurrà l’anno prossimo: gira voce che la Rai abbia già contattato il Papa e Melania Trump”. Baglioni con Pausini in “Avrai” che impavida, sfidando la laringite, esce dall’Ariston e finisce di cantare fra la folla in delirio. Favino straniero e commosso nel monologo da “La notte poco prima delle foreste”. Ancora Fiorella Mannoia con Baglioni in “Mio fratello che guardi il mondo”. Emozionante la standing ovation per Ornella Vanoni, è tornata a ballare la “giovane” nonna di Lo Stato sociale, ballano i nonni di Renzo Rubino che il cantante si è portato sul palco, e sui social spopola l’hashtag #favinonudo.
Momento magico per gli irriducibili fan di Claudio con Baglioni accanto al trio Nek, Max Pezzali e Francesco Renga, a cantare “Strada facendo”. Il cantautore romano è appare sul palco del Teatro Ariston con la chitarra acustica e ha iniziato a intonare la sua hit “Strada facendo”, raggiunto poi dai tre cantanti. Il pubblico tutto in piedi al ritmo del pezzo con una vera e propria standing ovation. Dall’Ariston, come in uno stadio, è nato un coro unico sulle note del capolavoro del Capitano Coraggioso.
Prima della finalissima nel tardo pomeriggio c’era stata la benedizione di Adriano Celentano che aveva affidato all’Ansa un messaggio di complimenti al direttore artistico. “Ciao Claudio! Finalmente un FESTIVAL! Complimenti! I cantanti possono, come un tempo, ritornare a non essere più i valletti dei grandi ospiti. Un’impresa non facile che solo a un “Passerotto” come te poteva riuscire. Oltre che un grande cantante, hai dimostrato di essere un grande organizzatore e direttore artistico. La Rai non potrà più fare a meno di te. Della tua bravura, del tuo gusto e della tua classe!”. Ciliegina sulla torta: i complimenti del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che twitta: “Sanremo, Italia. Un bel Paese si racconta”