Romano di Lombardia, «Tenebra e luce» di Alfa Pietta in mostra al Macs

«L’arte è… l’espressione del mio più profondo sentire-pensare in rapporto al mondo». Queste sono le parole dell’artista Alfa Pietta, ospite al Macs con la sua mostra «Tenebra e Luce».

«L’iniziativa nasce in vista della ricorrenza della Giornata della Donna con l’intenzione di invitare delle presenze artistiche femminili nel nostro museo» spiega don Tarcisio Tironi, direttore del Macs. Durante la serata inaugurale, è intervenuta anche la violinista Irene Fornarelli.

L’esposizione «Tenebra e Luce», che unisce sia opere pittoriche che scultoree, vuole rappresentare, attraverso il segno, «le difficoltà della vita di ognuno di noi anche quelle dell’artista stessa che ha avuto in un certo periodo della sua vita» introduce l’architetto Bruno Cassinelli nonché co-curatore della mostra.

Infatti, all’interno di «Tenebra e Luce», possiamo ammirare ben dieci immagini di cui quattro raffigurano le tenebre e sei rappresentano la luce. Quest’ultime «simboleggiano il superamento della difficoltà spirituale avuta dall’artista durante il periodo di crisi» sottolinea Bruno Cassinelli.

Ma non solo, «Tenebra e Luce» è anche un progetto artistico che si avvale dell’utilizzo da parte di Alfa Pietta di materiali tradizionali quali le tele, il legno, il colore, accanto alla carta, al carbone, al pastello e al filo d’argento inserito appositamente dall’artista perché per lei «la vita, come questo filo, è qualcosa di prezioso».

Alfa Pietta nasce a Romano di Lombardia nel 1939 e attualmente vive a Bergamo. Dopo gli studi superiori, dal 1958 al 1962, Alfa comincia a frequentare l’Accademia Carrara di Bergamo. Due anni prima, Alfa Pietta acquisisce il titolo di Maestro d’Arte svolgendo anche attività didattica nella scuola di Stato fino al 1983.
Contemporaneamente, a partire dal 1964, Alfa comincia ad esporre delle mostre personali in varie città d’Italia tra cui Bergamo, Arezzo, Genova, Pavia, Como, Roma e Venezia. Durante la sua carriera, l’artista Alfa Pietta sperimenta la sintesi attraverso grandi stesure uniformi e compenetrazione di colore e segno. Successivamente, negli anni ’80 Alfa Pietta introduce nella pittura la tridimensionalità con l’uso di garze e tele sospese mentre nella scultura usufruisce del cemento, del legno e della terra. Infine oltre ad aver pubblicato opere di testi personali e di poeti, Alfa Pietta ha ricevuto dalla Provincia di Bergamo il premio “Ulisse 2006 alla Carriera Artistica” nel settore della scultura.

Fino al 18 marzo sarà possibile visitare la mostra «Tenebra e Luce» nella suggestiva Sala Tadini del Museo a ingresso libero il mercoledì e giovedì dalle 10 alle 12 mentre il venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Per le scolaresche, l’esposizione sarà aperta tutti i giorni in orari da concordare e l’ultimo ingresso ci sarà un’ora prima della chiusura. Per avere ulteriori informazioni, si può contattare il Macs all’indirizzo mail info@arteculturasacra.com oppure al numero 0363902507.