Sonia: «Mia madre è cattolica, mio padre musulmano. Ora ho scelto il battesimo»

“Ciao, io sono Sonia. Ho vent’anni e abito a Clusone”. Si presenta con semplicità Sonia, una catecumena che alla prossima veglia pasquale riceverà il battesimo, la comunione e la cresima.
Nata e cresciuta a Clusone, Sonia è oggi una studentessa della facoltà di mediazione linguistica e culturale all’università di Milano dove studia sia inglese sia arabo.
“Mia mamma è cristiana cattolica mentre mio papà è musulmano. – racconta la giovane- Al momento della mia nascita, dopo averci riflettuto a lungo, i miei genitori reputarono giusto lasciare a me la scelta del mio credo. Nonostante ciò, entrambi sono molto credenti e sono sempre stati concordi sul trasmettermi la fede. Mi hanno insegnato a credere in Dio e a pregare nei momenti di difficoltà, ma nessuno dei due mi ha mai spinto a credere in un modo piuttosto che in un altro. Quando da piccola mi domandavano di che religione fossi, rispondevo dicendo che ero metà cristiana e metà musulmana.”
Sonia, sin da bambina, ha frequentato l’oratorio soprattutto durante il Cre-grest e i campi scuola, ma fino ai diciassette anni non andò mai a messa. In un momento difficile della sua vita, la giovane sentì la necessità di un segno più concreto, di un “rituale” che potesse farle vivere meglio la fede.
“Sinceramente non so perché iniziai ad andare a messa. –spiega Sonia- Sentivo che mi mancava qualcosa e allora ho provato ad andarci. Passo dopo passo, mi accorsi che mi ritrovavo molto nelle parole del Vangelo e della predica del prete quindi ho iniziato a pensare di ufficializzare la mia fede cattolica. Un po’ di tempo dopo ne parlai a don Davide che, con il parroco Monsignor Borlini, si mise in contatto con don Andrea, il responsabile del catecumenato della diocesi di Bergamo.”
Una volta presa questa decisione, Sonia scelse sua zia come madrina e catechista per intraprendere il percorso del catecumenato.
Il cammino del catecumeno è composto da due anni in cui, oltre alla catechesi, si svolgono dei riti per potersi avvicinare al meglio ai sacramenti. Durante il primo anno vi sono tre riti che ogni catecumeno svolge nella propria parrocchia durante la messa, mentre al secondo anno i catecumeni si ritrovano mensilmente a Bergamo con don Andrea e i suoi collaboratori per potersi conoscere e per verificare l’andamento del cammino di ciascuno. Oltre a questi incontri, nel corso del secondo anno vi sono anche altri tre riti a livello parrocchiale e un rito a livello diocesano che si svolge in cattedrale. Al termine di questo percorso, durante la veglia pasquale, i catecumeni ricevono i sacramenti del battesimo, della comunione e della cresima ciascuno nella propria parrocchia.
Quello del catecumeno è un cammino particolare e Sonia è stata colpita soprattutto dell’entusiasmo di chi abbracciava la fede cristiana dopo aver vissuto per anni con un credo molto differente: “Io sono cresciuta in un contesto profondamente intriso di fede cattolica. Altre persone invece, dopo essere state cresciute in un determinato modo, arrivano in Italia, conoscono dei cattolici e sono talmente colpiti da questo credo che decidono di convertirsi al cristianesimo. Questa è una scelta molto più coraggiosa della mia.”
“I consigli che darei a chi vorrebbe intraprendere questo cammino –continua Sonia – sono due: rifletterci molto bene e non aver paura di esternare questo desiderio. Credo che la fede sia una faccenda molto intima e bella, ma allo stesso tempo credo che ognuno di noi debba essere libero di scegliere ciò che è meglio per sé e che lo faccia star bene.”