«Porpora» in scena al Teatro Sociale: i versi di Mariangela Gualtieri e il pianoforte di Stefano Battaglia

«Sii dolce con me, maneggiami con cura. Abbi la cautela dei cristalli con me e anche con te. Quello che siamo è prezioso, più dell’opera blindata nei sotterranei. E’ affettivo, fragile, tiepido. La vita ha bisogno di un corpo per essere e tu sii dolce con ogni corpo. Tocca leggermente, leggermente poggia il tuo piede e abbi cura di ogni meccanismo di volo di ogni guizzo e volteggio e maturazione e radice e scorrere d’acque e scatto, e becchettio, fino al fenomeno della fioritura…». Ci sono tutta la delicatezza e l’intensità dei versi di Mariangela Gualtieri, intrecciati alle improvvisazioni sonore del pianista Stefano Battaglia al centro di «Porpora. Rito sonoro tra cielo e terra», penultimo titolo della stagione di Altri Percorsi della Fondazione Teatro Donizetti, in programma mercoledì 28 marzo al Teatro Sociale (ore 21). Cura dell’allestimento e luci di Cesare Ronconi. Testi scritti e recitati da Mariangela Gualtieri. Musiche composte ed eseguite dal vivo da Stefano Battaglia. Produzione Teatro Valdoca, in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione e con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Cesena. Durata 50 minuti senza intervallo. Biglietto intero 19 Euro, ridotto 14 Euro.

«La gioia del rosso ci inquieta…ne senti la spinta minacciosa. Il rosso ha potenze, non potere, il potere è senza colore». Inserito anche nel cartellone di Bergamo Jazz 2018, Porpora vive sull’intreccio tra musica e parola. Dice a proposito dello spettacolo Mariangela Gualtieri: «Porpora: come intendevano greci e latini che parlavano di mare porpora, di onde, di neve o di cigno porpora, ad indicare il punto in cui un colore è più vibrante, più scintillante. Porpora nasce dall’urgenza di cantare i colori, accogliendoli come potenze, come forze acustiche: è qui, nella partitura di Stefano Battaglia, che il mio verso ha trovato una nuova vita sonora, ed è qui che è nato semplice e felice, l’incontro. La cattedrale di silenzio che la poesia porta in sé, apre questa volta le sue porte ad una scrittura sonora che amo. Guidati dal nostro regista ci teniamo sospesi, tesi, in agguato, in quelle acrobazie dell’udire che portano il mondo dentro, fino al fondo. Che portano il dentro al mondo, fino all’orlo, dove spazio e tempo si accucciano e lasciano per un istante intuire ciò a cui poesia, musica e silenzio, in fine, conducono».

Stefano Battaglia, pianista e compositore, dal 1984 ad oggi ha tenuto più di 3000 concerti in tutto il mondo, collaborando con molti musicisti internazionali e pubblicando più di cento dischi, che gli sono valsi numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali. Come concertista classico ha partecipato a numerose rassegne italiane ed europee; è docente ai seminari estivi Siena Jazz dal 1988 e al Corso di specializzazione e di Alta Qualificazione Professionale per esecutori di musica jazz e improvvisatori. A Siena coordina dal 1996 il Laboratorio Permanente di Ricerca Musicale, con un percorso di studio da lui creato basato sull’improvvisazione tabula-rasa, destinato alla riscoperta della prassi improvvisativa nei diversi linguaggi musicali.

Appassionato alla trasposizione musicale di testi poetici, nel 2000 ha musicato i 56 Sonetti a Orfeo di Rainer Maria Rilke, nel 2002 le Canciones, Coplas e Glosas del poeta mistico Juan de la Cruz (1542 – 1591). Dal 2004 collabora con la casa discografica tedesca ECM, per cui sono usciti, tra gli altri, Raccolto, Re: Pasolini (2007) e un tributo ai due poeti mistici Jalal-ad-Din Rumi (1207) e Juan de La Cruz (1542), ispirato al Canzoniere di Rumi e al Monte Carmelo di De la Cruz. Songways (2012), altro dialogo tra musica e letteratura, premiato dalla critica danese miglior disco dell’anno, gli è valso l’invito all’International Literature Festival di Copenaghen. Nell’ottobre 2015 è uscito In The Morning, che documenta il suo lavoro attorno alla figura di Alec Wilder.

 

Mariangela Gualtieri è nata a Cesena, in Romagna. Si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo.

Fra i testi pubblicati: Antenata (ed. Crocetti, Milano 1992), Sue Dimore (Palazzo delle Esposizioni di Roma, Roma 1996), Nei Leoni e nei Lupi (I Quaderni del Battello Ebbro, Porretta 1996), Parsifal (Teatro Valdoca, Cesena 2000), Chioma (Teatro Valdoca, Cesena 2000), Fuoco Centrale (Giulio Einaudi ed. Torino 2003), Donna che non impara (Galleria Emilio Mazzoli, Modena 2003), Senza polvere senza peso (Giulio Einaudi ed., Torino 2006), Sermone ai cuccioli della mia specie (L’arboreto Editore, Mondaino 2006), Paesaggio con fratello rotto (libro e DVD, Luca Sossella Editore, Roma 2007), Bestia di gioia (Giulio Einaudi ed., Torino 2010), Caino, (Giulio Einaudi ed., Torino 2011), Sermone ai cuccioli della mia specie – CD+libro (Teatro Valdoca, Cesena 2012), A Seneghe. Mariangela Gualtieri/Guido Guidi (Perda Sonadora Imprentas, 2012), Le giovani parole (Einaudi, 2015), Voci di tenebra azzurra (Stampa 2009 ed., 2016).