Una libreria solidale nell’ex chiesa sconsacrata di San Giovanni Battista a San Severino Marche

“Vivere per raccontarla” è il titolo della biografia di Gabriel Garcia Marquez. E chissà quante vite potrebbero raccontare i ventiseimila titoli di volumi usati, divisi per sezione e in ordine alfabetico, che si trovano raccolti negli scaffali situati all’interno della Chiesa sconsacrata di San Giovanni Battista a San Severino Marche in provincia di Macerata. Questo luogo è diventato una libreria solidale, un mercatino del libro usato, grazie alla tenacia di una persona speciale e generosa. Giammario Borri, docente di Paleografia dell’Università di Macerata, ha aperto questa insolita libreria nata per finanziare iniziative solidali, come ridare il sorriso a un bimbo malato o aiutare una giovane donna ammalata gravemente.  Il Prof Borri da noi intervistato, ci racconta:.

«La mia creatura si chiama lo “Scrigno della gioia”, ed è uno spazio nato per fini solidaristici ma anche per condividere letture, musica, compagnia, che resta aperto “solo quando è aperto”, cioè il sabato e la domenica pomeriggio (dalle 17 alle 20). Faccio quasi tutto da solo, non ho personale e mi devo organizzare… al suo interno si contano oltre a tanti libri anche corner riservati a bambini di ogni età, tantissimi sono i libri dedicati a loro, l’angolo dei giochi da tavolo, l’angolo aperitivo, l’angolo dell’anziano, l’angolo della meditazione, l’angolo per riposare su comode poltrone, l’angolo della musica e l’angolo per scambiare due chiacchiere».

Uno scrigno dunque dove avvengono incontro culturali il venerdì sera per stare insieme in allegria. «E di allegria ne abbiamo bisogno, perché siamo ancora traumatizzati dal recente terremoto», chiarisce Borri, laureato in Lettere all’Università di Macerata nel 1977, il quale a seguito del sisma ha perso la propria abitazione. «Questo posto ha l’ambizione di voler essere un tesoro che dà gioia. Donare i libri, donare qualcosa agli altri fa bene a se stessi oltre che agli altri. Libro come dono (venduto a un prezzo simbolico) ma anche come gioia, perché rivendendo quel libro donato a tre/cinque euro possiamo aiutare chi ha bisogno. All’inizio alcuni venivano da me e scaricavano i libri, io con il tempo li ho educati e hanno capito l’importanza della solidarietà». Un aiuto che costa pochi euro, anzi ai bambini spesso i libri vengono regalati. Vi sono anche testi scientifici e d’arte, che valgono 120 euro e allora Giammario li vende a 20 euro.

L’infaticabile Prof ci racconta la storia dell’edificio che ospita il mercatino del libro usato. «La Chiesa di San Giovanni Battista è una delle chiese più antiche di San Severino Marche che si trova appena fuori dalle mura risalente al XII Secolo, però di quel periodo così lontano la chiesa non conserva più nulla. Sistemata più volte nel corso del tempo anche per i terremoti, venne poi sconsacrata. C’erano sette chiese nell’arco di mezzo km, un po’ troppe, forse. A tutto ciò credo che abbia influito anche la mancanza di vocazioni. Nel corso del tempo la Chiesa è stata utilizzata di tanto in tanto come sede di convegni, mostre, ecc… e in ultimo era ridotta a magazzino».

Domandiamo a Borri come gli è venuto in mente di aprire una libreria solidale e il Prof ci risponde: «Mi è venuta l’idea di aprire un mercatino del libro usato, perché avendo tre figli che educato alla lettura possedevo tanti libri, che non sapevo più dove collocare. Perché non far nascere un mercatino del libro usato? Dapprima ho trovato in Piazza del Popolo un ex negozio che vendeva pasta fresca. Nell’arco di qualche mese il locale si è riempito di libri, un signore mi ha regalato la libreria del padre scomparso da poco, un grande lettore che possedeva circa duemila volumi di narrativa, tutti nuovi. Venivano le maestre con gli scolari, l’iniziativa ha preso piede, grazie anche alla pubblicità. Ho subito detto che quello che avremmo raccolto l’avremmo dato a persone bisognose di aiuto. Fin dal principio tutto è stato fatto alla luce del sole in maniera limpida e trasparente, con i nomi di queste persone segnati, ottenendo la fiducia dei donatori. Quando il proprietario ha voluto indietro il negozio, il responsabile della Curia, don Aldo Romagnoli, mi ha proposto di trasferirmi nella Chiesa di San Giovanni Battista chiusa da anni e inutilizzabile. Sono rimasto disorientato, perché anche se sconsacrata, la chiesa resta per me sempre una chiesa. Don Romagnoli mi ha detto di andare tranquillo, perché la mia era una bella iniziativa, anzi mi ha regalato alcuni suoi libri. Durante l’estate del 2015 ho trasferito tutto e a ottobre abbiamo aperto. Lo spazio si è rilevato ottimale, chi viene si trova a proprio agio, a parte il freddo che è pungente in inverno. Non si fanno grandi incassi, però l’importante resta sempre incoraggiare alla lettura e all’amore per il libro».

Dietro a ogni libro usato vi è una marea di ricordi. Giammario rammenta il più curioso. «È arrivata una donazione da un paese qui vicino, lo scatolone conteneva letteratura storica del periodo fascista. Mi sono sembrati tutti libri interessanti dal punto di vista storico, c’erano anche i discorsi di Mussolini. Ho chiamato lo storico locale che mi ha confermato la mia supposizione, anzi mi ha detto che di un testo trovato nello scatolone, ci sono in Italia solo tre o quattro copie e vale tantissimo! Quando c’è stato il mercatino dell’antiquariato a San Severino Marche, qualcuno è entrato nella chiesa e… quel libro prezioso è scomparso. Peccato, perché lo storico aveva valutato il testo 500 euro. Alcune signore anziane mi hanno donato molti libri di Harmony ai quali tenevano moltissimo. Bella questa testimonianza di affetto, non trova?» conclude il libraio del mercatino solidale.

“Leggere è sognare, e i sogni si realizzano, sempre” c’è scritto su una maglietta di colore giallo in vendita nell’ex Chiesa di San Giovanni Battista e rappresenta ciò che cerca di fare Giammario Borri.