Da “La mélodie” a “Ex Libris”: al cinema da giovedì 26 aprile, ecco i film da non perdere

Uscite in ordine sparso nella settimana di fine aprile. Primo titolo di rilievo è “La mélodie” di Rachid Hami, film francese fuori Concorso alla 74ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia.

Ambientata nella periferia odierna di Parigi, è la storia del musicista cinquantenne Simon (Kad Merad) che arriva in una classe multietnica per insegnare violino. Incontrerà tante diffidenze e ostacoli, ma anche la soddisfazione di vedere entusiasmo e fiducia nel domani. Il regista usa la musica per mettere in scena un racconto di riscatto, dimostrando come possa rappresentare una chiave per aprire tutte le porte. Intenzioni positive ed encomiabili, tuttavia la narrazione presenta qualche debolezza. Nel complesso “La mélodie” è un film di taglio educational.
Ha partecipato in Concorso al Festival di Venezia nel 2017 “Ex Libris. The New York Public Library” di Frederick Wiseman, grande documentarista statunitense premiato con il Leone d’oro alla carriera nel 2014. Con “Ex Libris” il regista mette in scena la famosa biblioteca di New York, un’istituzione a servizio del pubblico che diventa sintesi di un mondo e di una società, collante di diverse culture e di ricchezza espressiva. Ottime le intenzioni dell’autore, ma un po’ faticosa la visione data anche la durata di 197 minuti; lo spettatore infatti è esposto a una estensione narrativa eccessiva, rischiando di perdere il passo del film. Film certamente consigliabile, problematico e adatto per dibattiti, per una riflessione sui luoghi di cultura e memoria nella società contemporanea.
È stato invece il film di apertura del Festival di Cannes nel 2017 “I fantasmi d’Ismael” di Arnaud Desplechin con un cast di attori di primo piano Mathieu Amalric, Marion Cotillard e Charlotte Gainsbourg.

Si tratta di un film sul cinema, sul processo di creazione artistica, in quanto il protagonista è un regista, Ismael, ma anche sui legami affettivi. Ismael è legato a una donna amata in passato, fuggita senza lasciare traccia, e a una nuova compagna; il tutto condito da continue riflessioni psicologiche ed esistenziali.
Veniamo all’Italia: anzitutto “Loro”, che segna il ritorno di Paolo Sorrentino al cinema con una lettura critica del Paese attraverso il biopic dedicato a Silvio Berlusconi (Toni Servillo); la commedia degli equivoci “Tu mi nascondi qualcosa” di Giuseppe Loconsole, con Giuseppe Battiston, Sarah Felberbaum e Rocco Papaleo; è di taglio ruvido e d’inchiesta sociale “Nato a Casal di Principe” di Bruno Oliviero con Massimiliano Gallo e Donatella Finocchiaro.