Bergamo Festival: il regista Gennaro Nunziante al Conca Verde parla di riconciliazione

Dal 3 al 13 maggio torna “Bergamo Festival – Fare la pace” e il suo calendario, oltre ad essere ricco di eventi, è denso di significato. “Riconciliazione. Ricucire strappi e riannodare fili nella società dei conflitti” è il titolo dell’edizione di quest’anno che verterà sul tema della riconciliazione sotto molteplici aspetti, dal sociale all’economico per poi passare anche al politico e il religioso.
Ad aprire la serie di eventi sarà l’ospite d’onore Gennaro Nunziante che, giovedì 3 maggio dalle 20.45, parlerà della riconciliazione con don Massimo Maffioletti, parroco della chiesa di Longuelo. Il regista di pellicole di successo come “Cado dalle nubi”, “Sole a catinelle” e “Quo vado” affronterà il tema del festival portando al cinema Conca Verde il film “Il Vegetale”, uno dei suoi ultimi lavori che ha incassato circa tre milioni e mezzo di euro solo nelle prime quattro settimane di proiezione.
Al cinema la Chiesa è raffigurata sempre più tramite delle rappresentazioni caricaturali, al contrario le opere di Nunziante hanno dimostrano grande rispetto e attenzione per gli elementi della fede cattolica ben radicati nella vita quotidiana delle persone come sostiene don Giuliano Zanchi, presidente del comitato scientifico del festival.
“Il vegetale” racconta di Fabio, un giovane ventiquattrenne appena laureato che si ritrova nella stessa condizione di molti altri giovani italiani che non riescono a trovare lavoro. Il protagonista, interpretato da Fabio Rovazzi, è spesso ammonito dal padre e della sorella che lo definiscono un “vegetale” per via della presunta rassegnazione intravista nel giovane. Un evento inatteso ribalterà improvvisamente i ruoli e tutti dovranno mettersi in gioco nella nuova situazione superando i pregiudizi e crescendo insieme. La commedia, come si può dedurre dagli incassi, ha avuto molto successo non solo per la visibilità del cantante Fabio Rovazzi e del regista Gennaro Nunziante, ma anche perché racconta del complicato mondo del lavoro con cui si deve rapportare la nuova generazione caratterizzata dal desiderio di rifondare un paese che ha perso garbo, gentilezza e onestà.
A seguire, dopo l’evento del 3 maggio, il palinsesto del festival organizzerà dieci giorni di incontri che animerà la città di Bergamo. Studiosi di fama internazionale, storici, filosofi e giornalisti dialogheranno e si confronteranno con il pubblico per capire se sia realmente possibile progettare il futuro in un mondo segnato da tensioni e conflitti. In una società che avverte la necessità di riallacciare le relazioni, Bergamo Festival prova a dare il suo contributo individuando nella parola, nel confronto e nella comprensione critica gli strumenti decisivi per un percorso di riconciliazione e pace.