Mia nipotina fa la prima comunione. Non so come nutrire il suo entusiasmo

Domenica prossima mia nipotina fa la prima comunione. Io, nonno, le ho detto qualcosa, ma non sono né monaco né, tantomeno, teologo. Le chiedo: provi a mettersi nei miei panni. Cosa direbbe a mia nipotina (che, le assicuro, attende quel giorno con un entusiasmo strabocchevole)? Eugenio, nonno

Caro nonno Eugenio, il tuo scritto esprime grande affetto per la tua nipotina, ma anche il timore di non essere in grado di accompagnarla in questo evento importante della sua vita. Non sentirti incapace perché, certamente, il tuo cuore colmo di amore ha saputo trovare parole significative e incisive per questa occasione.

Tua nipotina incontra un amico carissimo

La prima comunione è per i bambini un evento  carico di attesa e di stupore: preparato lungamente li pone dentro un atteggiamento di accoglienza di un dono grande. Accostarsi alla prima comunione segna l’inizio di un’amicizia, con un compagno carissimo di nome Gesù. Lui ha atteso con gioia di poter entrare nella sua vita e abitare nel suo cuore, per accompagnarla nel cammino, per iniziare un viaggio insieme. Gesù desidera ardentemente questo incontro! In quel pezzettino di pane c’è tutto il suo corpo, e nel vino, il sangue versato per noi. Lui si è dato tutto.

Egli è presente anche se non lo vede. Ci sono tante cose che non vediamo ma esistono e sono essenziali. Non vediamo la nostra intelligenza, eppure l’abbiamo, non vediamo la nostra ragione, eppure pensiamo, non vediamo gli affetti, eppure amiamo… Le cose profonde della vita non le vediamo, eppure ne sentiamo gli effetti.

Aiutala a pregare

Anche Gesù non lo vediamo, ma crediamo che lui è lì e vediamo l’effetto di questa presenza quando gli uomini diventano migliori, sono più buoni,  sono capaci di pace e riconciliazione. Se questo evento è l’inizio di un’amicizia, occorre però aiutarla a dare continuità a questa relazione con Lui, per entrare in una conoscenza profonda che necessita di frequentazione, per parlargli, ascoltarlo, stare con Lui: questa è la preghiera. Introdurre la tua nipotina in un rapporto con Gesù presente nel suo cuore, in un dialogo che coinvolga tutta la giornata, le sue azioni, dalla scuola al gioco, per raccontargli i desideri, le paure, le fatiche ecc. Ma poi imparare anche ad ascoltare quanto questo amico, attraverso la sua Parola, vuole comunicarle.

Sfoglia la Bibbia con lei

E qui, che bello se tu, nonno Eugenio, sfogliassi con lei la Bibbia, magari quella illustrata per bambini, per raccontare la vita di Gesù e  la scia di quei numerosi amici che hanno preparato la sua venuta,  quelli che lui ha conosciuto, e quelli che hanno annunciato il suo nome in tutto il mondo. Con la prima comunione anche la tua nipotina entra nell’esperienza dei “grandi amici di Dio”: Abramo che fu chiamato amico di Dio, e Mosè con il quale  il Signore parlava faccia a faccia, come uno parla con il suo amico. E Gesù ci dice che noi siamo suoi amici perché confidenti, perché Lui ci fa entrare nel suo rapporto con il Padre. Questa è una grande amicizia! Per questo non può essere solo trattenuta tra pochi, chiusa in un cerchio stretto, ma deve essere aperta, diffusiva,  capace di far fiorire la propria e altrui vita.

Gesù è per tutti e ama tutti in modo unico e irrepetibile, e vuole che tutti entrino in questa relazione e  familiarità. E cosa c’è di più bello e convincente di una bimba che con entusiasmo trabocchevole vuole che i suoi cari e i suoi compagni diventino amici di Gesù!? Mantieni viva in lei questa gioia e questo entusiasmo, perché non si spenga, e davvero il Signore Gesù sia parte della sua vita, capace di nutrirla e renderla sempre più bella. Lui che è il pane della vita, sia nutrimento nella sua crescita, nutra tutta la sua persona perché possa giungere alla sua pienezza.

L’amore di Dio è irresistibile, come un fiume che si scava il proprio letto. Esce dal Padre per riversarsi su Gesù, e da lui su ciascuno dei suoi amici, su coloro che sono stati iniziati al suo segreto. E dagli amici di Gesù si diffonde in tutti i loro fratelli, gli uomini. (A. Louf)