Santuario della Cornabusa, migliaia di persone per Papa Giovanni

Un momento atteso con molta emozione testimoniata dalle migliaia di persone in attesa sin dal primo mattino al santuario della Cornabusa e dagli addobbi sulle strade presenti sin dall’ingresso in valle Imagna. L’incontro con Papa Giovanni ha toccato il cuore di tutti i presenti che, all’arrivo dell’urna – portata sull’altare dai sindaci della valle Imagna -, hanno accolto il Santo con un grande applauso.
A introdurre la preghiera del rosario è stato ancora una volta il Vescovo Francesco. «È una grande gioia essere qui con voi. Sin dal momento in cui ho avuto la certezza del ritorno di Papa Giovanni nella sua terra, il mio desiderio era di portarlo nelle comunità e ora che è qui sono felice. Ringrazio i sindaci e i sacerdoti della Valle Imagna per la disponibilità e l’accoglienza che hanno riservato al Papa. –racconta il Vescovo – Attorno a Papa Giovanni, i cuori si aprono all’intuizione della fede. Portare qui l’urna è sintomo del legame profondo che il Santo Padre aveva e ha con il santuario della Cornabusa. Qui veniva a pregare spesso e ancora una volta torna per la sua devozione”.
Il Vescovo Francesco ha poi proseguito riprendendo i concetti espressi nel vangelo letto all’inizio in cui Gesù affidata Giovanni a Maria e viceversa. “Il dolore è una prova che non vorremmo mai affrontare, ma se siamo capaci di vedere qualcosa di bello anche nelle sofferenze è merito di Cristo. Ognuno ha la sua croce da portare, ma noi sulla croce vediamo Gesù che si offre per noi ed è lì che incontriamo la bellezza delle difficoltà. Papa Giovanni lo ricorda nelle sue parole, ricorda quanto siamo bello pregare e vivere con Maria nella partecipazione intimità di suo figlio, nella sicurezza della gioia eterna che ci aspetta”.
Papa Giovanni è un punto di riferimento per i cristiani, ma è riuscito a non passare inosservato neanche ai non credenti. “Per i credenti –continua il Vescovo- Giovanni XXIII è un santo, ma il pontefice è amato anche dai non credenti. Oggi abbiamo la possibilità di pregare un santo e spero che il nostro saluto sia colmo di preghiera e devozione”.
Dopo l’augurio del Vescovo Francesco, la preghiera è proseguita con il rosario accompagnato dai canti mentre i pellegrini in attesa di incontrare Papa Giovanni hanno potuto entrare nel santuario per salutare il santo. Nel corteo di fedeli sfilano anziani, genitori con i figli, giovani, scout, volontari: ogni pellegrino aveva la sua storia da raccontare e da racchiude in una semplice carezza da regalare al Papa. Un gesto di preghiera il cui intento è quello di affidare la propria vita a un santo che ha cambiato la Chiesa e il mondo.
Le persone continuano ad arrivare al santuario della Cornabusa nonostante la pioggia fino al momento del saluto all’urna. Papa Giovanni riprende il suo cammino sulle spalle dei volontari del santuario che permettono ai fedeli di abbracciare un’ultima volta il Santo Padre prima della partenza.
Il ritorno di Papa Giovanni è un momento destinato a lasciare il segno nei cuori dei presenti, un ricordo da raccontare e conservare come uno stimolo a coltivare i propri sogni e le proprie speranze.

Nel video l’intervista a un volontario del santuario: