Le storie dei ragazzi del progetto Young’s: com’è difficile, a vent’anni, dire «per sempre»

Non è facile, a vent’anni, dire “per sempre” a una scelta di vita, sia in campo professionale sia nel campo degli affetti. Qualcuno, però, ci prova, come si legge nelle storie pubblicate sul sito del progetto Young’s condotto dalla Diocesi con l’Università di Bergamo, www.beyoungs.it. «Nel 2011, un giorno dopo il mio compleanno – racconta Francesca, 26 anni -, ho conosciuto il mio fidanzato. Oggi, sei anni dopo, penso che tra un mese finalmente lo rivedrò. Lui vive dal 2015 a Singapore, e ci vediamo due volte all’anno. Per avere un rapporto come il nostro bisogna di sicuro dare importanza al qui ed ora, e allo stesso tempo pensare al futuro e al “per sempre”. Non è facile vivere così lontani, non poter condividere la quotidianità. Certi problemi vengono ingigantiti dalla distanza. Stare insieme significa sostenersi da lontano, non sapere molto di ciò che succede all’altro, perché nel tempo le piccole azioni del quotidiano si perdono, ma fare sempre lo sforzo di far sentire la propria voce». C’è chi coltiva un amore nato in giovanissima età, pensando che sarà per sempre: “Stiamo insieme – racconta Alice, 20 anni – dagli esami di terza media a quelli della maturità, fino ai primi esami universitari. le gite che poi sono diventate i nostri primi viaggi insieme, le corse in motorino e le guide per prendere il foglio rosa. Siamo cresciuti insieme al nostro amore. Lo conosco da 7 anni, sono stati 7 anni meravigliosi, e spererei solamente di viverne altri, anche se non sono mancati i momenti difficili, le litigate e le persone intorno che ci dicevano: “Ma siete piccoli”, “Ma non te ne pentirai un giorno?”, “Non è meglio guardarsi un po’ intorno?”. Ora studiamo in due facoltà diverse e nonostante le difficoltà stiamo cercando di costruirci un futuro fatto di cose semplici: un matrimonio, una casa e le risate dei nostri figli»
Sara, 22 anni, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bergamo ed è al terzo anno di Nuove Tecnologie per l’Arte: “Mi mancano ancora un po’ di esami per concludere la triennale e laurearmi, ma conto di riuscire a finire abbastanza presto. Durante gli scorsi anni ho alternato studio e lavoro, quest’anno invece per il momento mi sto dedicando essenzialmente allo studio. Faccio spola tra casa di mia madre e casa di mio padre, ma spero di poter raggiungere una mia indipendenza e avere la possibilità di andare fuori casa appena avrò finito gli studi. Non penso di andare all’estero, anche se l’idea per un periodo l’ho avuta ed ero intenzionata ad andare a vivere fuori dall’Italia e, ripartire da lì. Questo perché ho vissuto un periodo molto buio lo scorso anno, non avevo più intenzione di continuare l’università, volevo andarmene da qui e poter ricominciare la mia vita lontana da tutto quello che mi stava spegnendo. Da qualche mese sto riprendendo in mano la mia vita, sto continuando l’università e sto pensando a creare le basi per il mio futuro. Stando meglio emotivamente e psicologicamente, mi sono impegnata con un ragazzo splendido, oltre a essere uno dei miei migliori amici. Sinceramente non pensavo di poter più vivere e provare l’amore, quello tanto sognato e desiderato nella mia precedente relazione, che purtroppo è stata distruttiva. Abitiamo distanti, perciò ci vediamo una volta al mese specialmente nel week-end, quando siamo liberi entrambi.
Per quanto riguarda la settimana, quando ho dei momenti liberi mi metto a dipingere, guardare film e serie tv, e appena ci si riesce a mettere d’accordo, prendo un caffè o un aperitivo in compagnia delle amiche».