Incendi ad Atene: salgono i morti, “un inferno”. Sospetti sull’origine dolosa

ROMA – Sale il bilancio dei morti in Grecia a causa degli incendi scoppiati a Nord Est di Atene da più di 24 ore. L’ultimo numero diffuso è di 74 morti e 550 feriti (di cui 16 bambini in gravi condizioni). Ma il timore è che il numero delle persone decedute sia ben più alto, sopra il centinaio.

E dalla serata di ieri Atene deve fare i conti anche un altro timore: che la causa dei due grandi incendi sia di origine dolosa.

I pompieri e le unità di soccorso, intanto, continuano a lottare per domare gli incendi. Il premier Tsipras ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale, lo stato di emergenza. La Grecia ha chiesto aiuto dell’Unione Europea.

Numerose case sono andate distrutte e si contano migliaia di persone in fuga dalle fiamme. Completamente distrutto e andato carbonizzato (ridotto a un cumulo di cenere) un resort a Mati, località turistica sul mare a 40 chilometri a Nord Est di Atene.

 

La giornata di ieri:

CONTE: PROFONDAMENTE SCOSSI, PRONTI DUE CANADAIR

“Profondamente scossi per la morte di tante persone a causa degli incendi in Grecia. L’Italia si stringe attorno alla popolazione greca e si è già attivata mettendo a disposizione due canadair”. Lo scrive su twitter il premier Giuseppe Conte.

IL RACCONTO DA ATENE: È UN VERO INFERNO

“Un vero inferno. È una carneficina”. Non usa altri termini l’arcivescovo di Atene e presidente dei vescovi cattolici greci, monsignor Sebastianos Rossolatos, per commentare gli incendi che stanno devastando in queste ore la zona a nordest di Atene. Fino ad ora le vittime sono 54, anche bambini, e i media locali parlano di “situazione drammatica con migliaia di persone evacuate. Mati, una località turistica costiera nella regione di Rafina, a circa 40 chilometri a nordest di Atene è incenerita. Gli incendi hanno distrutto finora almeno mille abitazioni. Il fumo ha raggiunto Atene e il Partenone è avvolto da una nube fitta”.

Un secondo incendio sta devastando una zona di pinete a 50 chilometri a ovest di Atene. I sette aerei anti-incendio e i quattro elicotteri non riescono a fare fronte, insieme ai vigili del fuoco, a circoscrivere i roghi. Il governo greco ha chiesto aiuto all’Europa.

“Il bilancio delle vittime e dei feriti aumenta ogni ora di più. L’intensità e la vastità degli incendi – dice al ‘Sir’ l’arcivescovo di Atene in questi giorni a Siros ma in continuo contatto con la capitale – rischiano di provocare una vera e propria carneficina. Preghiamo per tutti coloro che hanno perso la vita, che sono rimasti feriti e privi di tutto. Un pensiero particolare vorrei rivolgerlo anche ai tanti che si stanno prodigando nei soccorsi mettendo a rischio la propria vita”.

“Questi fatti – sottolinea mons. Rossolatos – devono farci interrogare sul rispetto dell’ambiente che passa anche attraverso il rispetto delle regole. Non ci può essere, infatti, una espansione abitativa senza controllo e senza la necessaria autorizzazione. Disastri come questi – conclude – trovano le loro cause anche nell’azione indiscriminata dell’uomo”.

SOLIDARIETÀ UE DA CIPRO ALLA SPAGNA

Sessantaquattro pompieri e paramedici, due camion e due Canadair sono stati messi a disposizione da Cipro e Spagna per far fronte all’emergenza incendi in Grecia: lo ha riferito oggi via Twitter Christos Stylianides, commissario Ue per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi. Nel messaggio si specifica che il supporto e’ stato veicolato attraverso la Protezione civile europea. Sostegno in risposta a una richiesta di aiuto del governo di Atene, anche con l’invio di aerei, e’ stato fornito pure da Italia, Francia, Polonia e Germania.

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