I giovani pellegrini a Orsogna. Federica: “Lungo la strada si può imparare molto dagli altri”

Venti chilometri di cammino da Ortona a Orsogna. E’ entrato nel vivo il pellegrinaggio dei giovani della diocesi di Bergamo con il vescovo Francesco. Prosegue grazie agli “inviati” dell’Ufficio pastorale per l’età evolutiva il loro “diario di bordo” lungo il percorso che li porterà a Roma per incontrare Papa Francesco.

In cammino…
È iniziato oggi il pellegrinaggio vero e proprio! Prima tappa da Ortona a Orsogna. Alle 8.30 i giovani sono già in marcia.
Per fortuna, lungo il cammino del buon vino e uno speciale pane e olio hanno ricaricato le energie per ripartire con forza.
Il vescovo Francesco riceve il soprannome “Sua intermittenza”: è difficile stare al passo dei giovani ma lui ci prova e arriva felice a destinazione!
La scuola elementare di Orsogna è la meta di stasera.
A messa il clima è di soddisfazione, nonostante la stanchezza.
Dopo cena, due amici direttamente da Cuba animano la serata con balli latini…
Il viaggio è solo all’inizio: siamo sicuri, tante sorprese devono ancora arrivare!

E’ una scoperta per tutti, ma in modo speciale per chi partecipa a un pellegrinaggio per la prima volta, come Federica Ravasio, di Sotto il Monte: vent’anni, studentessa di ingegneria dei materiali e delle nanotecnologie, è partita con il gruppo dell’oratorio di Sotto il Monte, insieme ad altri nove giovani.
“Sono partita con tante curiosità – racconta -. È il mio primo pellegrinaggio e non sapevo se sarebbe stato troppo faticoso, ero un po’ incerta delle mie capacità. La cosa più bella? Vedere il fiume di persone in cammino. E poi il clima di allegria, cantare, ridere e scherzare passo dopo passo. Con chi ho camminato? Con giovani con cui condivido la vita di oratorio quotidianamente ma anche con sconosciuti con cui mi sono sentita in sintonia. Ciascuno può imparare molto dagli altri, e mi sembra che si possa crescere insieme. Mi ha colpito tanto che ci fosse qualche ragazzo con la sedia a rotelle, accompagnato da giovani amici del suo paese che oltre alla fatica del loro cammino non hanno esitato a prendersi cura dei loro compagni di viaggio. La fatica più grande? Camminare nelle ore più calde del giorno, questo ci ha messo a dura prova. L’arrivo a Orsogna: super! Eravamo stanchi, gli animatori Upee ci hanno caricato e accolti con entusiasmo. Gli anziani per strada erano stupito del nostro viaggio a piedi verso Roma. Le docce, poi, grazie agli alpini non sono mancate: fredde ma rigeneranti!”

(Nella foto di apertura del post Federica Ravasio porta la croce con altri pellegrini)