L’anno pastorale riparte. Tanti cambiamenti, più responsabilità ai laici. La geografia delle nomine

Se non è un terremoto, poco ci manca. Infatti, con le nomine effettuate dal vescovo Francesco Beschi nei mesi scorsi, la quasi totalità degli uffici di Curia cambia titolare, tranne poche eccezioni (Cancelleria, vicariato per i laici e la pastorale, alcuni uffici). Il ricambio tocca 14 ambiti, molti dei quali fondamentali nella vita di una diocesi, come i vicari episcopali per l’amministrazione e per la vita consacrata, il delegato vescovile per la formazione permanente del clero, gli uffici diocesani pastorale della famiglia e della scuola, la Caritas, il Centro missionario. Non solo: alcuni ambiti sono stati affidati per la prima volta a laici. È il caso dell’economato, affidato a un laico, e la direzione dell’Ufficio diocesano di pastorale scolastica, affidato a una insegnante. E per la prima volta il vicariato episcopale per la vita consacrata viene affidato a un religioso, nello specifico all’abate di Pontida. Alcune nomine sono dovute alla richiesta dei titolari, sia perché desiderosi di essere in ministero diretto, sia perché passati ad altri incarichi. Altre ancora sono dovute alla necessità di un ricambio.

I parroci nominati sono 22 e riguardano parrocchie di ampie dimensioni, per esempio Santa Lucia in città, affidata a don Giambattista Boffi, che dopo lunghi anni lascia la direzione del Centro missionario diocesano, succedendo al parroco monsignor Alberto Carrara, che si ritira per limiti di età e farà il canonico in Cattedrale. Altre parrocchie importanti sono quelle di Scanzo, Verdello (che sarà guidata da monsignor Lucio Carminati, delegato vescovile per le attività economiche, sostituito nell’incarico da don Mario Carminati, finora parroco di Verdello), Ponte San Pietro (il cui parroco diviene delegato vescovile per la formazione permanente del clero). Le nomine toccano parrocchie di piccole e di medie dimensioni in ogni angolo della diocesi. In città, oltre a Santa Lucia, cambiano guida Campagnola e nell’hinterland Orio al Serio. Prosegue la decisione di togliere curati alle parrocchie per garantire il parroco a ogni comunità. A differenza del passato, alcune parrocchie saranno guidate da un unico parroco, come Scanzo e Rosciate, Rovetta e San Lorenzo. La piccola parrocchia di Azzonica sarà guidata da un parroco di 69 anni: una rarità vista l’età.

Due preti diocesani partiranno come missionari Fidei donum nelle missioni diocesane in Costa d’Avorio e a Cuba. Degna di nota la scelta di don Massimo Rizzi, che parla l’arabo, superiore dei Preti del Sacro Cuore e direttore dell’ufficio per il dialogo interreligioso e dei migranti, che ha scelto di fare una esperienza pastorale in Marocco. Nuovo superiore dei Preti del Sacro Cuore sarà don Carlo Nava, che continuerà a seguire l’ambito vocazionale. Oltre a essere responsabile dell’Ufficio ecumenismo, monsignor Patrizio Rota Scalabrini sarà responsabile anche dell’Ufficio diocesano dialogo interreligioso. Don Andrea Mazzoleni, infine, nuovo direttore del Centro missionario diocesano, guiderà anche l’ufficio migranti.