Argh! – L’arte della rabbia: la nuova proposta formativa di Caritas Diocesana Bergamasca per le scuole

Argh! – L’arte della rabbia: è questo il titolo del nuovo progetto formativo che Caritas Diocesana Bergamasca propone quest’anno alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Seguendo una continuità educativa che dura da anni, Caritas ancora una volta offre al mondo scolastico la possibilità di aiutare bambini e ragazzi a riflettere su temi urgenti che interpellano ognuno, a partire dai più piccoli, e sollecitano a prendere posizione, a non restare indifferenti. Il percorso, avviato da cinque anni, si rinnova continuamente, snodandosi tra questioni che sembrano non avere risposta, ma sulle quali, secondo Caritas, è necessario riflettere.

La proposta di Caritas è partita dai tema dell’accoglienza e della diversità, attraverso i percorsi “Tutti a casa – Come aprire le porte all’altro” e “Traltro – Alla scoperta della diversità” per poi affrontare quello della libertà con “Ora d’aria – Andare oltre le sbarre”e della tutela dell’ambiente, lo scorso anno, con il progetto “Impattiamo – Imparare a salvaguardare il mondo”.

Quest’anno, quello di cui è necessario parlare, secondo Caritas, è il sentimento della rabbia, “un sentimento comune a tutti, a volte inteso come fortemente negativo e, perciò, da eliminare, altre volte, invece, come estremamente positivo e, per questo, da elogiare, e forse il sentimento dominante del nostro presente, considerato il contesto di conflitto in cui viviamo” – commenta Roberta Messina, operatrice Caritas responsabile dell’area formazione.

Obiettivo del percorso, personalizzato in base al tipo di scuola e alla scelta degli insegnanti, è in ogni caso quello di permettere a bambini e ragazzi di dare voce alle esperienze personali e trovare insieme, attraverso attività ludiche, giochi di ruolo e momenti di condivisione, modalità per gestire questo sentimento.

Nello specifico, ai più piccoli è rivolto un percorso di due incontri, il primo sulla scoperta della rabbia, il secondo sull’arte di come imparare a come gestirla, e da uno spettacolo teatrale. Per i bambini delle elementari, la proposta si compone di tre incontri, in cui oltre alla scoperta della rabbia e alla gestione della rabbia, si offre anche un terzo momento di riflessione su quello che viene dopo il conflitto, la pace, e da uno spettacolo teatrale.

E per i più grandi la prospettiva da cui guardare alla rabbia si estende e si fa mondiale, per imparare a conoscere e gestire questo sentimento tanto nella quotidianità quanto nel mondo, perché questa possa essere generatrice di positività.

Perché, come ha detto Papa Francesco, “ci sono molti modi per rendere i giovani silenziosi e invisibili. Molti modi di anestetizzarli e addormentarli perché non facciano ‘rumore’, perché non si facciano domande e non si mettano in discussione. Cari giovani, sta a voi la decisione di gridare”.

Per informazioni sui progetti contattare Roberta Messina, r.messina@caritasbergamo.ito 035 4598406, oppure sul sito www.caritasbergamo.it, nella sezione Formazione > Formazione scuole.