Gli italiani e gli animali domestici: ma quanto siamo «pet-friendly»?

Accogliere un animale domestico in casa è una scelta che non è fatta solo di coccole e carezze ma è un impegno che per il proprietario comporta tempo e sacrificio non solo dal punto di vista economico.

Oggigiorno, secondo una ricerca internazionale, gli italiani sono un popolo “pet-friendly” in quanto il 67%  dei nostri connazionali vive con almeno un animale domestico, inserendo l’Italia appena dietro a Stati Uniti e Polonia (70%).  Ma a livello europeo, considerando il totale di animali domestici (circa 60 milioni) presenti nel nostro Paese di cui pesci (30 milioni), uccelli (poco meno di 13 milioni), gatti (7,5 milioni), cani (quasi 7 milioni), piccoli mammiferi e rettili (3 milioni), l’Italia si piazza al primo posto con 50,3 animali domestici per ogni 100 abitanti,  precedendo Francia (46,5), Polonia (4, 1), Spagna (40,2), Germania (39,8) e Regno Unito (30,3). Inoltre un altro fattore che dimostra come il nostro Paese ami gli animali è l’accessibilità offerta agli animali da compagnia sui mezzi pubblici, nei negozi e nei ristoranti.
Queste statistiche dimostrano quanto gli animali domestici possano dare un contributo al miglioramento della nostra società. In cambio dell’affetto e della generosità incondizionata che offrono, i proprietari riconoscono sempre più la necessità di fornire loro cure adeguate e una dieta sana e nutriente al fine di prevenire eventuali malattie.

Attualmente in Italia, secondo il rapporto Assalco-Zoomark 2018, il mercato dei prodotti per l’alimentazione dei cani e gatti ha sviluppato un fatturato di più di 2 milioni di euro all’interno di grandi catene di centri commerciali e dei cosiddetti petshop dove il proprietario compra ciò di cui ha bisogno il proprio animale da compagnia.

Ogni negozio di vendita di prodotti per l’alimentazione e la cura dell’animale d’affezione ha una diversa struttura di allestimento: esiste quello che divide la zona degli accessori da quella nutrizionale che propone in modo chiaro e bilanciato una gamma di prodotti per ogni tipo di animale; quello che mette al primo posto gli alimenti e gli accessori per la cura di cani e gatti rispetto ad altre categorie di animali da compagnia e, infine, quello che oltre alla mera vendita dei prodotti offre al cliente anche uno spazio dove il proprio animale è curato da un veterinario.

Abbiamo chiesto il punto di vista del titolare di un negozio di animali: è un lavoro che richiede «grande responsabilità, è  bello, stimolante e impegnativo e non ci sono giorni di riposo». Quando entra un cliente «cerco di capire subito di che cosa ha bisogno – afferma qualche commesso – con tanto ascolto e tanta pazienza al fine di instaurare un contatto umano anche con l’animale da compagnia e indirizzare il cliente verso il prodotto più adatto».
All’interno di questi negozi vengono tanti clienti: alcuni sono “dubbiosi” perché per la prima volta hanno un animale domestico e provano a scegliere il prodotto più adatto; altri sono più precisi sul prodotto da acquistare, mentre altri ancora sono solo attirati da annunci pubblicitari di «aziende famose nel mondo che spingono il cliente soltanto perché “è buono”» come racconta un’altra commessa  per questo è importante dimostrare e vendere al cliente dei prodotti che non sono solo gradevoli al gusto ma anche di qualità, adatti alla salute del proprio animale.

D’altra parte, il proprietario dell’animale non è sempre consapevole all’inizio delle spese, dall’alimentazione agli accessori, che dovrà affrontare per far sentire il proprio animale da compagnia “parte della famiglia” e quindi spesso si fa consigliare dal medico veterinario o dal commesso o dal responsabile di negozio.

Per esempio, una neo-proprietaria di una gatta di un anno e mezzo racconta di aver letto tantissime guide e con un libretto, di essere andata dal veterinario e di aver comprato tutto l’occorrente prima che la gatta arrivasse a casa; mentre un proprietario di un gatto di dodici anni e mezzo sottolinea quanto la veterinaria e il titolare del negozio di animali vicino casa rappresentino dei punti di riferimento per la cura e l’alimentazione del proprio gatto, sin nei primi anni di vita.

Col passare del tempo, i proprietari, riuscendo in autonomia a gestire il proprio animale, si rivolgono alle grandi catene di supermercati o ai piccoli negozi tradizionali di animali di paese e attendono le grandi promozioni e sconti per fare le scorte dei vari prodotti.